Dopo “8 corde tese”, ecco “L’algoritmo imperfetto”: entrare in carne e ossa nella storia
Presentato il volume II del progetto Breaking Book
Da un primo esperimento antropologico-letterario, al consolidamento di un progetto editoriale consapevole: cambia e si rinnova la forma, resta la sostanza di un obiettivo ambizioso e un po’ folle, quello di portare l’immedesimazione tra autore e personaggio, realtà vissuta e realtà narrata, sempre più lontano. Dopo 8 corde tese, pubblicato nel 2017 e presentato in molte librerie italiane, ecco il secondo di quattro volumi del progetto Breaking Book, L’algoritmo imperfetto, edito dalla giovane e sperimentale Nowhere Books, casa editrice con sede foggiana. Ieri sera, mercoledì 2 maggio, la presentazione in anteprima nella sala Rosa del Vento della Fondazione Monte Uniti.
ROMPERE IL CONFINE TRA VITA E SCRITTURA. Nelle parole dell’autore e ideatore del “concept”, Leonardo Losavio, il senso di un’esperienza nuova ed estrema, in grado di confondere – o rompere, stando alla traduzione letterale del progetto – il confine tra vita e scrittura, autore e lettore. Ben nove vite (autori che interpretano i personaggi di cui scrivono) che s’intrecciano per cinque giorni, ancora una volta in un luogo isolato dal mondo – dopo l’entroterra garganico di “8 corde tese”, è stata la volta di Elcito, borgo sperduto delle Marche – e senza alcun collegamento con l’esterno, telefoni e internet compresi. Tra loro: una futura madre, due gemelle, un antropologo e un libraio, chi legge il futuro e chi nasconde cicatrici, chi ha perso una sorella e chi l’identità. Ad inquientare tutto, il “contratto” che i protagonisti hanno firmato con la casa editrice che ha organizzato ogni cosa, con una regola di ingaggio fondamentale: due di loro, alla fine, dovranno morire.
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