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“We are in Puglia”: allo Sziget Fest di Budapest, un tocco di “pugliesità”

Grande partecipazione di pubblico nel “village” dedicato al tacco d’Italia

C’è il “Villaggio Ungherese”, nel cuore dell’Isola Margherita, con i folletti, i violini tradizionali e le dame magiare che acconciano fior di ragazze provenienti da ogni dove. C’è il “Main Stage” dedicato ai grandi concerti della notte, “il Colosseo”, altra area dedicata alla musica elettronica e ancora, la zona jazz e classica, il “Blues Stage” e moltissimi altri “palchi”, ciascuno con un proprio riconoscibile sound. E nell’area a est dell’isola che accoglie il più famoso festival dell’estate europea, c’è anche il “Puglia Village”.

UNA ZONA INTERAMENTE DEDICATA AL TACCO DEL BELPAESE. Non un’area dedicata all’Italia, alla sua tradizione, alle sue bellezze e alle sue prelibatezze culinarie. Ma una zona, un villaggio appunto, interamente dedicato al tacco del Belpaese, unica regione in mostra – ormai da diversi anni – nella kermesse che, nella settimana di ferragosto, trasforma l’isola al centro del Danubio in una sorta di Woodstock moderna, “allargata”, allestita nel cuore dell’Europa. Budapest e il resto del mondo – visto che allo Sziget Fest negli ultimi anni ci vanno più di 400mila visitatori – passano e si fermano in Puglia, in una sorta di expo della regione che, al pari degli altri 60 palchi e delle diverse altre iniziative culturali e di spettacolo che animano il festival, propone il proprio palinsesto di eventi giornalieri ("Europe Stage"), soprattutto musica live e cibo di qualità.

WE ARE IN PUGLIA. Siamo a Budapest, Isola Margherita, Sziget Festival. Nel cuore dell’Europa che guarda a Est, ma che non dimentica la propria tradizione continentale. Ma “we are in Puglia” anche, come recita l’hashtag che ha accompagnato nel corso della settimana di Ferragosto i visitatori che hanno scelto di visitare l’area dedicata alle Puglie. Già, al plurale, come piaceva dire all’imperatore Federico II, ben rappresentato in uno degli info-point del villaggio, con tanto di foto della splendida Castel del Monte (“Imperial Puglia”). E ancora, scorrono negli occhi dei visitatori – davvero tanti – le altre perle del territorio: il Gargano e la Daunia, Bari e i suoi dintorni, la Magna Grecia, la Valle d’Itria e, naturalmente, il Salento. Foto, dati, numeri, informazioni, dettagli, per capire e scoprire una regione considerata negli ultimi anni la più bella d’Italia.

IL PUGLIA MENU A MENO DI 6 EURO. A cementare il sodalizio con i tanti giovani e meno giovani che son passati per il Puglia Village, non può mancare il cibo. L’offerta culinaria è quella nota in tutto il mondo e ormai sempre più riconoscibile, grazie ai prodotti e alle preparazioni che, in modo autentico, hanno raccontato questo territorio anche attraverso i suoi sapori. C’è la pasta, naturalmente, con il Puglia Menu: con 1850 fiorini (meno di 6 euro), bibita compresa, è stato possibile assaggiare un piatto di orecchiette al pomodoro e ricotta forte, piatto regionale per antonomasia. E poi focacce, pizze fritte, “pucce” e altri tipi di piatti di pasta, ad arricchire un’offerta che pochi, probabilmente, dimenticheranno.

di Alessandro Galano


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