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Bombe, Mainiero striglia il Comune: "Le proposte ci sono, Landella non può più traccheggiare su racket e legalità"

È rimasto celebre per la sua invettiva contro l’allora prefetto di Foggia dopo una bomba nel novembre 2014 (GUARDA IL VIDEO: Bomba a Corso Garibaldi, Mainiero al Prefetto: "Deve venire qui subito!"). Ma sul tema della sicurezza, Giuseppe Mainiero, capogruppo al Comune di Foggia di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, ha sempre detto la sua. E lo fa prontamente, a poche ore dall’ennesimo ordigno esploso a Foggia (LEGGI: Boato in corso Giannone sveglia la città, bomba contro "Inglese").

SOSTEGNO ANTIRACKET. "L'avvicendarsi di atti criminali nella nostra città, che negli ultimi giorni vede una escalation preoccupante – evidenzia Mainiero -, impone alla politica scelte concrete, segnali univoci di contrasto alle attività criminali che perseverano con una violenza inaudita". Proprio per questo Mainiero ricorda che "mercoledì prossimo si terrà il consiglio comunale e nell'ordine del giorno vi sono due importanti mozioni che da tempo ‘giacciono’ senza mai approdare a una decisione. Si tratta – spiega - di due proposte: una riguarda il sostegno alle vittime del racket delle estorsioni, ossia un sostegno economico, sotto forma di detassazione, a tutti coloro che lo denunciano alle autorità, proposta che trova il suo finanziamento attraverso l'inasprimento della tassazione alle sale scommesse e i locali che hanno installato slot machine. Proposta questa – sottolinea Mainiero - già respinta da Landella e dalla sua maggioranza, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione 2015”.

LA STAZIONE UNICA APPALTANTE. L' altra mozione prevede “l'adesione del Comune di Foggia alla Stazione Unica Appaltante istituita presso la Provincia di Foggia che demanda alla Prefettura i controlli ‘antimafia’ e il possesso dei ‘requisiti morali’ negli appalti pubblici".

NON SI PUÒ ‘TRACCHEGGIARE’. Due provvedimenti concreti sul tema della legalità e della trasparenza, “sui quali – conclude Mainiero - il sindaco Landella, e la sua nuova maggioranza, non possono più 'traccheggiare'. La politica sappia emanciparsi dalla sterile retorica, la legalità impone scelte concrete, segnali tangibili e inequivocabili che danno il senso di una azione amministrativa coerente".

di Redazione 


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