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Emiliano sponsor a sorpresa dell'Iriip, bocciati i Campi Diomedei: “Progetto approvato in tutta fretta”

“Chiediamo a impresa, Comune e Regione di fare un briefing finale sul progetto del parco Campi Diomedei, al fine di sciogliere tutte le perplessità sullo spazio lasciato all'Iriip e sulla sostenibilità economica. Vogliamo verificare, nei dettagli, se quanto è in programma rispetti il desiderio della Regione di rilanciare l'Istituto visto che custodisce razze equine pugliesi di grandissima importanza”.

LA VOCE CONTRARIA DI EMILIANO. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, accoglie l'invito del Comitato pro Iriip (Istituto Regionale Incremento Ippico) e giunge a Foggia per ascoltare le voci critiche al progetto di realizzazione all'interno dell'area ex ippodromo del parco urbano archeologico “Campi Diomedei”. (LEGGI: Nasce il parco Campi Diomedei). Voci che, evidentemente, devono essere state convincenti. A sorpresa Emiliano, al termine dell'incontro, si schiera apertamente sulle posizioni del Comitato, ponendosi di fatto in posizione contraria ad una maggioranza trasversale favorevole al progetto che va da Landella a Marasco passando per l'ex Cinque Stelle, Vincenzo Rizzi (Leggi: Tutti d'accordo – o quasi – sui Campi Diomedei).

“TROPPA FRETTA, RIPENSIAMOCI”. “Ammetto – ha confidato Emiliano – che, nell'intento di fare qualcosa per Foggia, abbiamo approvato con troppa fretta questo progetto, mettendo a disposizione l'Area e il denaro (2,5 milioni di euro; i restanti 4,5 milioni di euro sono a carico del Comune di Foggia ndr). Proviamo a ripensarci con più calma – ha poi proseguito il governatore pugliese. Mi rendo conto di non poter pretendere nulla, considerato che sono stati firmati i contratti, ma invito tutti gli interlocutori a modificare, visto che si può fare, il progetto in corsa”. IL PROGETTO ALTERNATIVO. Per il Comitato pro Iriip, dunque, un sostenitore d'eccezione come Emiliano a cui è stato illustrato anche il progetto alternativo che fu sostenuto da una raccolta firme di oltre 10 mila cittadini ma che è rimasto fermo nei cassetti dei vari Enti interpellati negli anni. Si tratta del progetto di “Recupero del parco equestre “Pila e Croce” (disponibile a questo link) che, in particolare, punta sulla necessaria previsione di fonti di entrata per rendere il parco sostenibile economicamente. Una condizione su cui anche Emiliano concorda: “Bisogna che vi sia una fonte di guadagno nell'area perchè con le entrate si possa manutenere nel futuro il parco altrimenti, e parlo per esperienza diretta, un parco con 23 ettari nel giro di un anno va in malora”.

di Redazione 


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