Campi Diomedei, visibili i primi lavori: realizzata la base dei percorsi pedonali e ciclabili
L'ok della Soprintendenza dopo 2 anni: sarà realizzata una gridshell in canapa
Sono iniziati concretamente i lavori di realizzazione del parco urbano e archeologico Campi Diomedei che sorgerà nell'area dell'ex Ippodromo. Per qualche giorno ruspe ed escavatori sono stati in azione per lavori di movimento terra e ora inizia a essere ben visibile il primo dei vialetti che caratterizzerà il parco.
INIZIO LAVORI. I lavori sono stati appaltati per un importo di 4,7 milioni di euro a un Ati composta dalla cooperativa Monte Maggiore di Ugo Fragassi, da Habitat Immobiliare di Pino Di Carlo e dai ravennati di Deltambiente. La data di consegna del cantiere, come recita il cartello esposto all'ingresso dell'area, è stata quella del 16 febbraio scorso. Quasi due settimane dopo, il 28 febbraio, vi è stata invece l'inaugurazione ufficiale in piena campagna elettorale per le politiche. A causa però delle continue piogge che hanno caratterizzato il mese di marzo, i lavori, andati a rilento, sono effettivamente partiti solo a metà aprile. Incominciano a delinearsi, ora, i percorsi pedonali e ciclabili che attraverseranno il parco.
IL PARCO. A lavori ultimati il parco, che si estende su un'area di 23 ettari, rappresenterà, nell'intenzione degli ideatori, un 'cuore pulsante' all'interno della città con quattro aree specifiche a cui si accederà da ingressi distinti: quella dell'orto botanico, quella archeologica, quella dedicata alle attività con i cavalli e quella dell'anfiteatro dedicata agli eventi. In più spazi a vocazione didattica per ospitare le visite scolastiche.
IL PROGETTO. La progettazione esecutiva e definitiva dell'opera ha dovuto attendere l'autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province Bat e Foggia che è arrivata solo lo scorso 25 gennaio, oltre due anni dopo la firma del protocollo d'intesa tra Regione e Comune per la cessione dell'area. La stessa, infatti, è sottoposta a numerosi vincoli: quello di tipo archeologico per la presenza di un esteso villaggio di età neolitica, quello relativo alla contiguità con il Tratturello Foggia-Tressanti-Barletta e infine quello di inedificabilità assoluta ai fini della salvaguardia e integrità del “Complesso Deposito Cavalli Stallone”. Le prime due questioni erano state sollevate dalla Soprintendenza già in sede di conferenza di servizi nel 2015, perplessità che avevano portato i funzionari a utilizzare una formula inconsueta nel dare il via libera al progetto, esprimendo un 'parere positivo di massima'. La tutela dei Cavalli Stalloni presenti nell'istituto ha portato, invece, il 'Comitato Pro Irip' ad osteggiare il progetto per il timore che le aree destinate ai cavalli non siano sufficienti.
LE MODIFICHE. Per quanto riguarda i lavori, le eccezioni sollevate dalla Soprintendenza riguardavano in particolare la realizzazione di gradonate, da sostituire con soluzioni che non modifichino eccessivamente le naturali pendenze, la recinzione con grossi pali di castagno da sostituire con 'forme di recinzione metallica trasparente' e la copertura dell'area archeologica che, inizialmente ipotizzata in bambù, sarà creata con cosiddette gridshell che nelle ultime ipotesi progettuali dovrebbero essere realizzate in canapa. Prima di dare inizio ai lavori, per oltre due anni, alla presenza di funzionari della Soprintendenza, sono stati effettuati numerosi rilievi fotogrammetrici con utilizzo dei droni, rilievi topografici e indagini geognostiche al fine di procedere correttamente con gli scavi archeologici. Ora il via ai lavori con la consegna prevista ad aprile 2019.
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