“Canzoncine Avvelenate”, un “concept album” di una band che non passa mai: Pseudofonia
21 tracce, un inedito e 6 live da Spazio Giovani 2005
“Canzoncine avvelenate / per difendersi dal male / Canzoncine avvelenate / per difendermi da te...”: è l’inizio poetico e spiazzante di un viaggio musicale di 21 tappe, che ci (ri)porta nelle esistenze, nelle politiche e nei problemi del Sud (di sempre, e di mai). È il nuovo album degli Pseudofonia, storica band foggiana che spopolò da queste e altre parti nei primi anni ‘2000, in uscita il prossimo 31 dicembre per RadioSpia records: “una dichiarazione di indipendenza – come si legge nel lancio – da ciò che non è più sopportabile”.
RIPRENDERCI UNA VITA NORMALE. “Questa pubblicazione ha un doppio senso – ha spiegato Marco Maffei, direttore dell’etichetta discografica – ed è sia la valorizzazione di contenuti in gran parte ineguagliabili, se non addirittura profetici, e sia la diffusione di un messaggio in codice straordinariamente attuale: quello di riprenderci una vita normale”. L’invito, in quest’ultimo senso, è rivolto ai concittadini foggiani, anzitutto, a una città che è molto, molto cambiata rispetto a quel 2005, anno in cui gli Pseudofonia si esibirono in un memorabile concerto al Teatro del Mediterraneo di Foggia – struttura, neanche a dirlo, chiusa e abbandonata quasi da allora. Il videoclip di “Prucession”, seconda canzone dell’album, lanciato in anteprima sulla pagina Youtube di Radiospia, è tratto proprio da quello storico concerto, edizione 2005 della manifestazione Spazio Giovani.
IL LAVORO. L’album “Canzoncine Avvelenate” è una monografia in stile “concept album”, a testimonianza del talento e del solco creativo scavato dalla band a cavallo tra gli anni ’90 e i primi ‘2000, tale da far viaggiare il nome di Foggia – e il suo dialetto – in ogni angolo della penisola, quando non oltreconfine. La monografia è divisa in tre parti: nove brani cantati, sei brani strumentali e sei brani live. L’inedito assoluto dà il nome al disco, “Canzoncine Avvelenate”, traccia di apertura dell’intero lavoro che, sul finale, si impreziosisce con i live datati 2005, compresa una struggente versione di “Sempre poveri” di Matteo Salvatore . “È la narrazione di una consapevolezza critica e visionaria – si legge nel lancio stampa – che forse dovremmo un po’ tutti recepire di nuovo; è un monito insieme ad un rito propiziatorio, è un invito a sacrificare la negatività in favore della lotta, della speranza e del futuro”.
STORIA. Fra il 1995 e il 2005, la città di Foggia perfezionò una contaminazione artistica e sociale innescata nella seconda metà degli anni ’80 e visse un autentico e crescente fermento culturale, che coinvolse diversi protagonisti e moltissimi spettatori. Numerose professionalità del campo artistico, letterario e musicale trovarono in quel decennio un terreno fertile per immaginare il proprio futuro nel settore che li appassionava, dando vita, anche un po’ inconsapevolmente, ad una sorta di “ondata foggiana”, con tanto di carriere e di pubblico genuino, estraneo ai successivi algoritmi dei social network. È in quel contesto che un gruppo di amici musicisti (gli “otto pazzi”) diventò una band di culto di livello nazionale: gli Pseudofonia. L’Album “Pseudofonia – Canzoncine Avvelenate” sarà in distribuzione dal 31 dicembre 2021 su Amazon, Spotify, Apple Music, Tidal, YouTube, Deezer, 7 digital e su tutte le migliori piattaforme digitali musicali.
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