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Caso Comune-Scuola Santa Chiara, interviene anche il sindacato: “Serve confronto tra le parti, si faccia un passo indietro”

La nota della Flc Cgil Foggia

“La Flc Cgil Foggia apprende con stupore dalla stampa locale della decisione del Comune di Foggia di trasferire l’intera scolaresca dell’Istituto Comprensivo ‘Santa Chiara – Pascoli – Altamura’, al momento situato nel plesso di piazza Santa Chiara, in due plessi collocati dall’altra parte della città. Il tutto, per consentire i lavori di adeguamento strutturale e di efficientamento energetico nell’attuale sede, in seguito ad un finanziamento ottenuto attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

SENZA CONFRONTO. Arriva anche la nota del sindacato, comparto Federazione Lavoratori della Conoscenza, circa la querelle tra la dirigenza della scuola di Piazza Santa Chiara e il servizio istruzione del Comune di Foggia. “Nessun confronto ufficiale è mai avvenuto con la Dirigente” si legge ancora nella nota, come risulterebbe al Rappresentante Sindacale dell’istituto: “è spiacevole anche solo pensare che possano esser state prese decisioni sul trasferimento logistico della sede scolastica in questione in modo del tutto autoreferenziale e senza alcun reale confronto tra le parti interessate”.

TAVOLO. “La FLC Cgil di Foggia aveva già chiesto tempo fa, insieme alla Cgil – continua il comunicato – un incontro collegiale per acquisire elementi certi in merito alla reale disponibilità di locali alternativi, per rendere il più possibile funzionale il servizio di istruzione e sorveglianza delle realtà scolastiche in questione. Ora lo richiediamo nuovamente: la necessità di un tavolo di concertazione rappresenta un momento di condivisione delle istanze di tutte le parti sociali coinvolte, oltre che un servizio per l’intera comunità; c’è bisogno di una chiara ricognizione dei locali disponibili, per organizzare le assegnazioni degli ambienti alternativi su altre fondamenta, che non siano meramente legate alle caratteristiche logistiche dello spazio fisico da occupare, ma che abbiano a cuore i bisogni e le necessità dell’intera comunità coinvolta”.

NESSUNA DECISIONE FORMALE. Infine, visto che non è stata ancora presa nessuna decisione formale, si richiede con urgenza “un incontro collegiale, alla presenza delle diverse parti sociali delle quali dobbiamo interessarci e che finora non sono state considerate: le alunne e gli alunni, le loro famiglie, le lavoratrici e i lavoratori, le categorie più fragili, per le quali vanno discusse anche le modalità di un eventuale servizio di trasporto: non è semplice accettare e sostenere uno spostamento così repentino, se consideriamo che le iscrizioni sono spesso legate a criteri di adiacenza rispetto a dove si vive”.

di Redazione 


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