Il re della dancehall torna in Europa, prima tappa Carpino: Capleton in concerto
Uno dei maggiori artisti della scena reggae mondiale, iniziatore di un vero e proprio sottogenere che, dagli anni ’90, ha avuto sempre più successo, ritrova il pubblico europeo e lo fa dal palco del Carpino Folk Festival. Il prossimo 11 agosto, infatti, Capleton suonerà proprio all’interno della manifestazione di musica popolare che orami da anni si svolge sul Gargano.
ARTISTA DISCUSSO, MA PUNTO DI RIFERIMENTO “RASTA”. Criticato e attaccato per la virulenza dei suoi testi, soprattutto quelli all'inizio della sua carriera (considerati talora a sfondo fortemente omofobo), Capleton è e resta l'indiscusso profeta del reggae moderno: traghettatore di un modo di fare dancehall che, dalla dimensione arrabbiata e antagonista a oltranza, si è spostato verso una nuova presa di coscienza che, per il movimento dei Rastafarians, torna ad avere l’Etiopia al centro della propria missione, intesa quale ritorno alla “terra promessa”.
NUOVO LAVORO DISCOGRAFICO. Al di là delle considerazioni politiche e culturali, Capleton è senza dubbio uno degli artisti più energici e carismatici della scena reggae internazionale: un grande nome che andrà a rendere ancora più calda l’estate italiana, a partire proprio dal Carpino Folk Festival, tornato a livelli importanti sul piano della qualità e della risonanza nazionale. Per il cantante giamaicano, inoltre, sarà anche l’occasione per proporre, con ogni probabilità, qualche brano inedito di “King Shango”, nuovo lavoro discografico annunciato mesi fa e previsto proprio entro la fine del 2018. A distanza di quasi due anni dal suo ultimo concerto italiano, che risale al novembre del 2016, Capleton torna così a infiammare l'estate con un live imperdibile che, da Carpino, abbraccerà molte altre città d’Europa.
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