Coronavirus, negozi e attività “si mettono” a un metro
Dopo gli assembramenti selvaggi di qualche notte fa (LEGGI), ecco che anche gli esercenti e le varie attività di Foggia si adeguano alle nuove norme. Complice, soprattutto, l’ultimo decreto emanato dal Governo, che di fatto estende al resto della Penisola le misure restrittive imposte fino a poco tempo fa soltanto al Nord.
I FURBI. A dare prova di grande responsabilità, ancor prima dell’emanazione del decreto, va detto, è stato il locale La Sartoria del gusto, in vico Ciancarella (LEGGI), tra i più frequentati dai giovani della “piazzetta”. Un esempio positivo seguito da altri esercenti della zona ma, purtroppo, non ancora da tutti: tra sabato e domenica, infatti, pare che qualche titolare più furbo degli altri non si sia assunto la responsabilità dell’accalcamento di ragazzi presenti in prossimità del proprio esercizio, badando soltanto a regolare gli ingressi all’interno del proprio locale – quasi che il virus, in caso di contagio, resti anch’esso sulla soglia dell’esercizio.
CAFFE’ A UN METRO. A controbilanciare queste assurdità comportamentali – in attesa che chi di dovere faccia i giusti controlli– sono quegli esercizi che invece, in adeguamento al decreto e al senso di responsabilità di ciascuno, si sono immediatamente organizzati per limitare gli assembramenti. Si va dai bar che hanno circoscritto entro un metro di distanza le zone in cui poter sorbire il caffè, segnalandolo persino con il nastro adesivo sul pavimento, ai negozi di prima necessità quali forni, alimentari e farmacie, con tanto di ticket regola-fila fuori dal proprio esercizio.
BANCHE E ALTRI NEGOZI. Stesso discorso per le banche e per i negozi generici che, da stamattina, hanno affisso all’ingresso regole precise per i propri clienti, regolando numericamente l’affluenza a seconda dell’ampiezza del proprio esercizio e contando sulla collaborazione e sensibilità di ciascun cittadino. Alcune palestre della città poi, anche se non tenute a farlo, stando al decreto, hanno pensato di sospendere le attività per alcuni giorni, in via cautelativa. Per i luoghi di ristorazione, infine, sarà importante distanziare tavoli e sedute, così come definito dal decreto, ed evitare consumazioni al bancone e in piedi.
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