Dalla Calabria “sognata” alla magia del Sol Levante: Domenico Dara e Laura Imai Messina a Foggia
Due voci importanti della letteratura di oggi
Ancora grandi nomi per Fuori gli Autori, la rassegna letteraria organizzata dalla Biblioteca “la Magna Capitana” di Foggia e dalla Libreria Ubik. Grande attesa per Domenico Dara e Laura Imai Messina, che presenteranno i loro ultimi romanzi, rispettivamente mercoledì 20 e giovedì 21 novembre, sempre alle ore 18.00, nella Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte “Andrea Pazienza” di Foggia, in via Galliani, 1.
LIBERATA. Si comincia, dunque, il 20 novembre con “Liberata”, l’ultimo libro dello scrittore calabrese, che proprio nella sua terra d’origine ambienta la storia di una ragazza che crede nel mondo invisibile, che legge avidamente i fotoromanzi e che conosce per la prima volta l’amore. Sono gli anni della violenza nelle piazze e della strategia del terrore, ma è anche il tempo delle rivendicazioni femminili che portano alla conquista di nuovi diritti.
LIBRO INDIMENTICABILE. Profonde riflessioni sul senso più intimo della vita, sulla necessità di perdere qualcosa di sé per crescere davvero, sui sogni e sulla dualità sempre presente in ogni persona. Un libro indimenticabile, come lo è stato anche il precedente, “Malinverno”, che ha riscosso ottimi successi di pubblico e di critica. L’incontro sarà moderato da Anna Mastrolitto, docente e appassionata lettrice del gruppo di lettura “Viaggi tra le righe” della Biblioteca, che a questo libro ha dedicato l’ultimo incontro mensile.
DA TOKYO A FOGGIA. Il giorno dopo, giovedì 21 novembre, sarà la volta di Laura Imai Messina, amatissima scrittrice, nata a Roma, che da tanti anni vive a Tokyo dove insegna italiano presso alcune tra le più prestigiose università della capitale giapponese. Proprio nel Paese del Sol Levante ambienta anche quest’ultimo romanzo. Ci troviamo ad Awashima, un’isola bellissima e luminosa, che però si sta lentamente spopolando. In questo angolo di bellezza c’è ufficio postale davvero speciale, che raccoglie tutta la corrispondenza che, da ogni parte del mondo, viene imbucata senza la possibilità di essere recapitata ai destinati.
GLI INDIRIZZI PERDUTI. “Awashima è l’indirizzo che ha preso in carica tutti gli indirizzi perduti della terra”. Risa sbarca in quest’isola con una sacca misteriosa piena di buste. Si è offerta, infatti, di catalogare le moltissime missive arrivate in dieci anni all’Ufficio postale. C’è chi scrive al marito perduto, chi al proprio cuscino, chi chiede perdono ad una lucertola torturata quando era bambino, chi si rivolge alla vicina di casa che da piccolo gli leggeva le storie. C’è pure anche chi invia cartoline alla mamma che sarà, sperando di saper trasmettere allegria.
OLTRE VENTI LINGUE. L’autrice di “Quel che affidiamo al vento”, Piemme 2020, caso editoriale tradotto in oltre venti lingue, dopo altri romanzi che hanno fatto sognare lettrici e lettori di tutto il mondo, torna con una nuova storia capace di commuovere e dare speranza. A dialogare con l’autrice, la giornalista Francesca Romana Cicolella.
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