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Asili nido e scuolabus, dipendenti a rischio disoccupazione: "Ora piena emergenza, è una bomba sociale”

L'allarme della Fisascat Cisl di Foggia

“La notizia che i servizi di assistenza all'infanzia e scuolabus degli asili del Comune di Foggia verranno gestiti con personale a tempo determinato, reclutabile attraverso il Centro Territoriale per l'impiego rischia di trasformarsi in una bomba sociale e lasciare lavoratrici e lavoratori in mezzo ad una strada. Un pericolo che aggrava la già difficile realtà delle dipendenti e dei dipendenti dalla Coop Astra che gestisce attualmente i servizi, che sono sempre in attesa del pagamento degli stipendi da dicembre dello scorso anno”. E’ l’allarme che lancia Angelo Sgobbo, segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia.

LA CONTINUITA' OCCUPAZIONALE. “Questa notizia - spiega - arriva a pochissime ore dal tavolo tecnico concordato con la nostra organizzazione sindacale per il prossimo 8 aprile durante l'ultimo incontro tenutosi con la Prefettura. In ballo c’è la discussione e la notizia appresa dai media non fa altro che appesantire un clima già molto teso che rischia di sfociare in gravi disagi sociali se l'amministrazione non dovesse garantire continuità occupazionale e reddituale alle circa lavoratrici che fino ad oggi hanno garantito il servizio di assistenza all'infanzia e alle lavoratrici ed i lavoratori del servizio scuolabus".

LE ASSUNZIONI. "Il nuovo piano assunzioni del Comune di Foggia prevede un cambio di rotta rispetto alla gestione di questi servizi rispetto agli ultimi 15, 16 anni - rimarca Angelo Sgobbo - non più attraverso un appalto di servizi ma con assunzione alle dirette dipendenze del Comune a tempo determinato per la durata dell'anno scolastico. Decisione presa senza alcun consulto con le rappresentanze sindacali. Noi non conosciamo quali criteri verranno utilizzati per la scelta del personale e a ciò va aggiunto che per la maggior si tratta di persone fragili, con vissuti particolari e la cui unica entrata economica, già molto esigua, riviene da questo tipo di occupazione. La nostra preoccupazione - conclude il segretario Sgobbo - è più che fondata e si è persa ancora una volta la buona occasione per concertare col sindacato decisioni che ora possono rilevarsi seriamente a danno delle lavoratrici e dei lavoratori".

di Redazione 


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