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Elezioni provinciali, il rammarico di Gatta: "Risposta scarna dai Monti Dauni, avevo ragione su Di Mauro e la sua lista civetta"  

Ringrazia i suoi elettori, rende omaggio al successore, rivendica i successi della sua gestione e si toglie qualche sassolino. Il giorno dopo l'elezione per il presidente della Provincia, Nicola Gatta commenta l'esito della tornata vinta dal sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti. 

IL MANDATO. “Grazie ai tantissimi amministratori che hanno nuovamente riposto in me la loro fiducia. Grazie a Fratelli d'Italia, Forza Italia ed UdC, che hanno deciso di rinnovarmi il loro sostegno. Auguri e buon lavoro a Giuseppe Nobiletti, al quale è stata affidata la guida della Provincia di Foggia". Apre così la nota di Gatta che giudica quello appena concluso "un mandato esaltante, un’esperienza straordinaria che mi ha permesso di misurarmi con il governo di un Ente complesso ed importante. Sono convinto di aver restituito in questi quattro anni dignità istituzionale, ruolo e funzione all’Amministrazione provinciale, come dimostrano i numerosi risultati raggiunti e la corposa programmazione messa in campo".

IL RAMMARICO. Nella sua analisi, però, non può mancare un riferimento alle "Ovviamente - ammette Gatta - non posso nascondere il mio rammarico per la risposta scarna e al di sotto delle aspettative giunta dai Monti Dauni. E, naturalmente, per le contrapposizioni, frutto di capricci ed astio personali senza fondamento politico o amministrativo, che hanno provocato quelle divisioni che sono state determinanti per la vittoria di Giuseppe Nobiletti". Il riferimento è, ovviamente, alla candidatura del sindaco di Lesina: "Primiano Di Mauro ha ottenuto complessivamente il consenso di appena 48 amministratori, certificando così di non aver ricevuto neppure il voto di tutti coloro i quali l'avevano sottoscritta, 129 per l'esattezza. Come avevo detto sin dall'inizio nulla di più di una 'candidatura civetta', che non aveva niente a che fare con l'identità del centrodestra, palesemente evocata a sproposito, e presentata con il solo ed unico obiettivo di impedire la mia riconferma".

IL LAVORO. "In ogni caso - conclude Gatta - non ci fermeremo. Ed il meraviglioso patrimonio a cui abbiamo saputo dar vita non sarà disperso. La rete di relazioni e collaborazioni che è stata realizzata, le sinergie che sono state sperimentate con successo, la convergenza di vedute con moltissimi amministratori del territorio sono il punto dal quale ripartire insieme per la crescita della nostra Capitanata".

di Redazione 


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