Racket delle mozzarelle, botta e risposta tra polizia e criminalità: sigilli al club di Cupo
Due notti fa carbonizzata l'auto dei proprietari di Pizzeria Mia: dopo la bomba e la denuncia avevano fatto arrestare l'estorsore
E' botta e risposta tra forze di polizia e criminalità organizzata nella vicenda del "racket delle mozzarelle" (LEGGI) che vede vittime i proprietari della "Pizzeria Mia" di via Guido Dorso, a cui (dopo l'arresto dell'estorsore, il foggiano 44enne Luciano Cupo, eseguito dagli uomini della Questura "per dare un segnale forte alla città") è stata bruciata la macchina due notti fa, non prima di aver subìto ad aprile scorso l'attentato dinamitardo al proprio esercizio commerciale per il quale Cupo, appunto, è stato tratto in arresto con l'accusa di estorsione, detenzione e porto di ordigno esplosivo e danneggiamento.
IL BLITZ E I SIGILLI. Ebbene nella serata di ieri la Squadra mobile e la Polizia amministrativa di Foggia con la collaborazione di vari equipaggi del reparto Prevenzione crimine di Bari hanno fatto un blitz e posto i sigilli per 30 giorni al circolo privato "Club Foggia" di piazza Scaramella, presieduto e gestito dallo stesso Cupo. All'interno del circolo sono stati identificati undici avventori di cui dieci con numerosi precedenti di polizia. Lo stesso circolo negli ultimi mesi è stato oggetto di altri controlli che hanno confermato la presenza di numerosi pregiudicati e l'assenza, al contrario di quanto sancito dal relativo statuto, del perseguimento di finalità culturali e ricreative. Al termine del controllo a Cupo è stato notificato il decreto di sospensione delle autorizzazioni inerenti il circolo.
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