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Amiu, spariti i dati sulla differenziata: "Le Autorità accertino i motivi della scandalosa e protratta omissione di un obbligo di legge"

Gli autori dell'esposto contro l'azienda si appellano anche al nuovo commissario

Otto firme, in calce alla lettera indirizzata a Procura di Foggia, Corte dei Conti di Bari, Autorità Nazionale Anti Corruzione e Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. E' il seguito all'esposto depositato il 10 gennaio scorso (con successive integrazioni), perchè non si arrendono Lucia Aprile (Presidente La Società Civile di Foggia), Giuseppina Cutolo (Presidente Italia Nostra di Foggia), Giuseppe Potenza (Presidente Provinciale Konsumer Italia di Foggia), Fiorenzo Giorgio Cislaghi, Marcello Sciagura, Oreste Di Giuseppe, Michele Vaira e Nicola Zingrillo. E nella loro lettera evidenziano come il Comune abbia provveduto a rettificare i dati falsi pubblicati nei mesi di novembre e dicembre della raccolta differenziata sul portale regionale ma che, "da quel momento (non potendo ulteriormente pubblicare dati truccati, per l’attenzione della pubblica opinione sul punto) il Comune abbia smesso di pubblicarli, contravvenendo a specifiche norme di legge".

IL NUOVO COMMISSARIO. Una situazione che al gruppo di firmatari "desta vero e proprio sgomento", richiamando l'attenzione del neo Commissario Vincenzo Cardellicchio: "Appena insediatosi, e quindi probabilmente ignaro dell’anomalo percorso amministrativo che ha condotto alla firma del contratto con Amiu, in un pubblico evento ha dichiarato solennemente che la sua attenzione è rivolta al settore dei rifiuti, e che il suo desiderio è imprimere una svolta in città, attivando il servizio 'porta a porta'. Evidentemente non sa - sottolineano i firmatari - che per i prossimi nove anni il Comune di Foggia è condannato a una banale e (come dimostra il passato) inefficiente raccolta stradale. Sarebbe bastato leggere il contratto per rendersene conto".

PERSEGUIRE I RESPONSABILI. Da parte dei firmatari, infine, una richiesta diretta. "Pur confidando nell’attenzione che il neo commissario rivolgerà al settore dei rifiuti, e auspicando una sua moral suasion nei confronti degli Uffici responsabili della pubblicazione dei dati, chiediamo che le Autorità vogliano accertare i motivi della scandalosa e protratta omissione di un obbligo di legge (oltre due mesi e mezzo) e perseguirne i responsabili. I cittadini hanno diritto (e i Commissari il dovere) di conoscere i dati sulla raccolta differenziata".

di Redazione 


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