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Zeman, satanelli, futuro e soldi: Calcio Foggia, dopo la cinquina parla Canonico

Il presidente in sala stampa 'sostituisce' Zeman che deve scappare a Roma

Zeman sfila all’uscita degli spogliatoi senza rilasciare dichiarazioni: “Deve partire presto per Roma con la famiglia” la giustificazione ufficiale, a ‘entrare in campo’ in sala stampa è, allora, il presidente in persona Nicola Canonico. Si deve commentare la roboante vittoria contro il Catania ma l’intervento del patron del Foggia, inevitabilmente, spazia a tutto tondo sulla situazione societaria.

IL RAPPORTO CON ZEMAN. Nicola Canonico appare teso quasi che non riesca a godersi la vittoria. Prova a fugare ogni dubbio sul suo rapporto con Zeman: “Sono andato negli spogliatoi a fine partita per complimentarmi con lui e con i calciatori. Hanno dimostrato di poter giocare ad alti livelli. Avevo promesso di pagargli una cena alla terza vittoria consecutiva, in settimana magari potremo farlo” rivela l’imprenditore barese. “Ci sono polemiche per il fatto che io e Zeman non parliamo. Posso rispondere che questo significa che le cose vanno bene. Faremo la conferenza insieme dopo la gara con il Campobasso così da spegnere ogni voce al riguardo” annuncia Canonico che poi prosegue: “Dopo la ‘famosa’ conversazione di tre ore in cui ci siamo detti tutto, non serve dire altro. Forse qualcuno dimentica che la mia attività principale è un’altra e, se non posso assicurare costantemente la presenza, ci sono quando serve”.

IL CAMPIONATO. In ottica campionato il Foggia è in risalita. “Dobbiamo pensare gara su gara” suggerisce il presidente rossonero. “La politica dei piccoli passi è sempre positiva. Vincere aiuta a vincere e sono fiducioso. Abbiamo il miglior attacco e ai play off conterà anche la differenza reti per cui segnare molti gol potrà contare”. “Solo da due gare abbiamo l’organico al completo” evidenzia poi Canonico “e la differenza si è subito notata. Ho scelto Zeman per divertirmi e per vincere e ho allestito una squadra competitiva. Non stiamo valorizzando giocatori di serie D” la stoccatina del patron al mister boemo “ma abbiamo una rosa di ottimi calciatori che hanno giocato tante gare in serie C”.

LE DIMISSIONI E GLI ASPETTI CONTABILI. Il presidente rossonero torna anche sulla questione dimissioni che, almeno secondo quanto da lui affermato, sarebbero state equivocate. “Prima di scrivere occorrerebbe conoscere il diritto societario” accusa Canonico. “Si è trattato solo di un tecnicismo societario”. Un’accusa che non riguarda Foggia Città Aperta visto che, in un articolo sul tema, aveva anticipato le ragioni ben prima del comunicato di chiarimento. L’imprenditore barese ritorna anche sulla questione logo dei Satanelli: “In estate il tifoso che se lo è aggiudicato mi aveva contattato comunicandomi la volontà di acquisirlo dicendosi disposto a cederlo fin quando sarò io presidente del Foggia” rivela Canonico. “Mi è sembrato offensivo parlare di incapacità di versare 28mila euro quando ho già sborsato qualche milione di euro”. Una cifra sorprendente, anche tenendo conto del fatto che vi è un’ulteriore perdita di 2,7 milioni di euro in bilancio. Che Canonico incalzato su specifica domanda conferma: “Posso produrre gli estratti conto. Abbiamo dovuto coprire le perdite dell’anno precedente e investire soldi per la stagione in corso mentre la perdita attuale è stata posticipata nei prossimi cinque anni. Siamo abituati a coprire prima le perdite, ad avere una società sana e lo dice la mia storia. Non ho mai fatto fallire una società, abbiamo sempre pagato puntualmente le scadenze. Fare il calcio e indebitarsi è facile. Io invece sto cercando di risanare il Calcio Foggia e fare diventare la società forte da un punto di vista economico. Ai primi di aprile, tra l’altro, ci sarà un’operazione di aumento di capitale sociale”.

LA PROGRAMMAZIONE. Canonico, dunque, approfitta per rilanciare e parlare di programmazione: “Stiamo lavorando già per la prossima stagione. La società lavora in silenzio. Ci stiamo già occupando delle nuove divise" annuncia. Poi ribadisce: "Da quando sono io presidente, le scadenze federali si affrontano senza ansia. Il Foggia, inoltre, ha quattordici giocatori già sotto contratto per il prossimo anno, tra cui gran parte dei titolari. Per Petermann c’è il diritto d’opzione sul terzo anno. Non credo che ci sia una situazione paragonabile in altre società. Questo significa che si guarda al futuro, ciò che faccio sin dal primo momento in cui sono arrivato”.

di Michele Gramazio


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