Foggia città letteraria: in Italia i “premiatissimi” passano prima di qua
Federica Manzon vince il Campiello ’24, a febbraio era alla Ubik
Federica Manzon è solo l’ultimo nome di una lista che si allunga sempre di più e che vede Foggia in prima linea – sì, Foggia – per quanto riguarda la proposta culturale nazionale. Libri, in particolar modo. Come il romanzo dell’autrice friulana, “Alma” (Feltrinelli, gennaio 2024), trionfatore nella serata di sabato 22 settembre al Premio Campiello, uno dei riconoscimenti letterari più importanti in Italia.
TRE PREMI. E Foggia, cosa c’entra? C’entra perché la scrittrice, pochi giorni dopo l’uscita del suo bellissimo libro, ha incontrato proprio i lettori di Capitanata, ospite del salotto di Ubik il 10 febbraio scorso, davanti a non pochi lettori che per la prima volta conoscevano una “penna” di spessore, sebbene non ancora nota al grande pubblico – da ieri, lo è. Solo l’ultimo nome, come detto, di una lista che sempre nel 2024 vanta già altri due interessantissimi primati: Aurora Tamigio e Donatella Di Pietrantonio.
BANCARELLA E STREGA. La prima, vincitrice del Premio Bancarella 2024 con “Il cognome delle donne” (Feltrinelli, luglio ’23), è stata anche lei ospite della libreria di Piazza Giordano poco meno di un anno fa e la seconda, scrittrice tradotta ormai ovunque e autrice del romanzo “L’età fragile” (Einaudi, 2024), ha riempito la Sala del Tribunale di Palazzo Dogana a gennaio scorso, qualche mese prima di trionfare al Premio Strega – il premio dei premi, quando si parla di lettere in Italia. Nell’ultimo caso, poi, l’evento era stato organizzato all’interno della rassegna Fuori gli Autori, con la Biblioteca “La Magna Capitana” in prima linea, malgrado una struttura – quella di Viale Michelangelo – ancora chiusa e inagibile, e di certo non per colpa di chi vi lavora con ottimi risultati.
I FIORI BLU. Ma non è tutto. Perché Foggia è anche la città del premio nazionale “I fiori blu” che, proprio giovedì scorso, 19 settembre, ha fatto registrare un pienone di lettori nell’auditorium universitario di via Caggese, con quasi seicento persone a godersi la serata finale. Chi c’era? Neri Marcorè, Paolo Mieli e Lidia Ravera, solo per citarne alcuni tra conduzione e giuria tecnica, cui si sono aggiunti Emanuele Trevi (vincitore del Premio “I fiori blu” ed ex Premio Strega anche lui) e Viola Ardone (Premio dei Lettori), di fatto due delle migliori voci della narrativa italiana.
FUORI I POETI. E di poesia, ne abbiamo? Certo, c’è anche quella, visto che Foggia si prepara ad accogliere la terza edizione di Fuori i Poeti, in arrivo nel mese di ottobre e nella quale dovrebbe figurare, tra gli ospiti, anche un altro autore in odore di Strega, ma nella sezione Poesia (si saprà fra qualche settimana). La stessa che vinse quella Viviane Lamarque che aprì l’edizione numero uno della rassegna, andata in scena nel 2022. Merito anche del poeta foggiano Antonio Bux, vettore artistico della manifestazione (insieme con Ubik e Biblioteca e con il prezioso sostegno della Fondazione Monti Uniti), il quale continua anche la sua prolifica attività di scouting a livello nazionale: è recente, infatti, la vittoria al Camaiore Poesia degli autori Gianfranco Lauretano, Eleonora Cattafi ed Eleonora Conti – tutti pubblicati nelle collane curate da Bux.
LA CITTA’. Foggia – sì, Foggia, va ribadito – si conferma una terra attrattiva quando si parla di scrittori e scrittrici, se è vero com’è vero che la lista dei premiatissimi in verità risale a diversi anni fa, quando – come svelano in un post sui social i librai di Piazza Giordano – tra gli autori italiani girava una scaramantica voce: “se vuoi vincere il Premio Strega, prima devi passare per Ubik Foggia”. Ora tocca aggiornare la lista e anche i riconoscimenti, con buona pace dei detrattori di turno: forse non sarà la meta turistica per eccellenza, ma quando si parla di libri la città sa il fatto suo.
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