Fototrappole, la relazione della Polizia Locale 'sconfessa' il Comune: "Solo effetto deterrente, non si possono fare multe"
C’è stato bisogno di un furto per scoprirne l’inutilità. Le fototrappole rubate in Tratturo Camporeale lo scorso 13 novembre non avrebbero comunque permesso di multare nessuno, perché con immagini qualitativamente scarse. A certificarlo e metterlo nero su bianco è una relazione firmata dal comandante della Polizia Locale, Romeo Delle Noci.
UN PASSO INDIETRO. A dicembre 2019 il Comune di Foggia approva in giunta l’installazione di un sistema di rilevamento Stealth Cameras (c.d. fototrappole), ideato nell’ambito del Progetto integrato di sensibilizzazione e contrasto al divieto di sversamento abusivo dei rifiuti in ambito urbano. Solo a luglio 2020, però, arriva l’annuncio: “Fototrappole pronte, staneremo i trasgressori”. Poi, però, le sanzioni non sembrano così numerose tanto che, quando l’1 dicembre viene comunicato il furto di fototrappole, SIM dati, box di sicurezza e del pannello solare di alimentazione in Tratturo Camporeale, i foggiani non si stracciano le vesti come segnalato anche nell’articolo di Foggia Città Aperta in cui si evidenzia “un gesto incivile che va a colpire un bene comune, che però, va detto, finora era stato sottoutilizzato dal Comune di Foggia”.
LE IMMAGINI.Dopo il furto (scoperto il 23 novembre da un funzionario andato sul posto a monitorare le telecamere che non mandavano immagini da dieci giorni), arrivano le indicazioni della Polizia Locale che finiscono per ‘sbugiardare’ le promesse del Comune. “Sulla scorta dell’esperienza maturata, ove i nuovi impianti abbiano caratteristiche identiche a quelle relative alle fototrappole utilizzate negli ultimi mesi, si rappresenta che, fatto salvo l’effetto deterrente, le probabilità dell’effettivo rilevamento delle infrazioni è sostanzialmente inficiato dalla sperimentata mancata della cristallizzazione nel fotogramma della condotta illecita”. In sostanza, immagini sgranate che non permettono di identificare i responsabili né le targhe delle vetture. Inoltre – è l’altro suggerimento al Comune – “si ritiene necessario e indispensabile aggiornare il regolamento comunale per la gestione dei sistemi di videosorveglianza alla vigente normativa privacy contenuta nel GPDR”.
LE ZONE. Tra gli altri suggerimenti, anche quello di “limitare il posizionamento prevalentemente nella cinta urbana in cui sono indicati, in linea di massima, i siti presso i quali ricollocare ed installare, sia le nuove che le altre due fototrappole attualmente installate in tratturo Camporeale e presso il Centro commerciale Grandapulia”. E quindi, ci sarà una modifica nel posizionamento e le fototrappole compariranno in Viale Virgilio (località precisa da definire), via Gramsci (all’altezza del campo di baseball), via degli Artigiani (all’altezza delle Casermette), Tratturo Ordona –Lavello (località da definire), via San Severo (inceneritore ex Amica). L’importo complessivo occorrente alla sostituzione dei componenti hardware e alla ricollocazione degli impianti è di 12.727 euro.
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