Il lieto fine di Jerry: conoscere sua figlia Natasha, sposare finalmente Mary
“Voglio salutare tutta la famiglia, voglio salutare mamma Anna. Vado a conoscere mia figlia che adesso ha cinque anni. Dio vi benedica”.
IL SALUTO DI JERRY. È tutta in queste parole, forse, la storia di Jerry. Il suo saluto “social” ha commosso gli operatori e volontari che ruotano attorno ad Abitare le Relazioni, progetto di housing e co-housing sociale sostenuto da Fondazione con il Sud e messo in atto da Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, SMILE Puglia, Mestieri Puglia, Consorzio Aranea e Comunità Emmaus.
ANDARE INCONTRO AL SUO LIETO FINE. Dal 2019 a Masseria Anna Ceci, ospite del progetto, dopo due anni Jerry ha trovato una nuova prospettiva di vita: “Ci rivediamo ad agosto” dice nel video di saluti. Sì, perché passerà di qui ma andrà in Francia, raggiungerà altri ex ospiti di Abitare le Relazioni che, come lui, sono riusciti a ritrovarsi e a costruirsi un nuovo futuro, sia sociale che economico. Prima di sconfinare oltralpe però, Jerry deve andare incontro al suo lieto fine. Dove? In Nigeria, la sua terra: quella da cui è scappato a causa di un attentato mortale subito dalla sua famiglia quand’era ancora un giovane universitario (LEGGI). Sono passati tanti anni e l’incubo di quella storia non l’ha mai abbandonato. Ciononostante, è lì che rientra, Jerry, perché è in Nigeria che l’aspetta Natasha, la figlia che non ha mai visto e che oggi ha cinque anni.
L’AMORE IN UN CAMPO DI PRIGIONIA. L’ha avuta durante l’esperienza libica, dopo la fuga da Benin City, prima di raggiungere l’Italia a bordo di uno dei tanti barconi che attraversano il Mediterraneo, carico di speranze e di insidie, talvolta portatori di tragedie. Tre anni in un campo di prigionia in Libia dove, qui il miracolo, ha conosciuto Mary. Chi è Mary? È la donna che ha amato in quei tre anni d’inferno, salvandosi dall’inferno: Natasha è il frutto di quell’amore vissuto dietro al filo spinato, una vera e propria rosa nel deserto.
RITROVARSI SU FACEBOOK. E pensare che Jerry non ne sapeva nulla: un giorno Mary è stata portata via dal campo libico da alcuni ceffi proprio perché era incinta e, da allora, non l’ha più vista. Tre anni dopo però, su Facebook, quand’era qui in Italia, a Foggia, con la responsabile di progetto (che nel video chiama “mamma Anna”, Anna Valerio), Jerry l’ha ritrovata: madre di una bambina che è sua figlia. Adesso, finalmente, andrà da loro. Sposerà Mary, abbraccerà Natasha. Comincerà una nuova vita, una nuova famiglia.
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