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Libando è anche Giordano in Jazz, “Spring Edition”: torna il pianoforte in piazza

L’immagine è quella di qualche vigilia di Natale fa, quando la baraonda festaiola non aveva ancora raggiunto i decibel delle ultime edizioni: per le strade del centro storico, posizionati su tappeto rosso, alcuni pianoforti erano a disposizione degli artisti. Stavolta però, il piano torna protagonista ma in chiave strutturata, tema centrale di tre concerti che, primavera permettendo, avranno luogo in una delle piazze centrali della città di Foggia.

LIBANDO E GIORDANO IN JAZZ. Torna il “Giordano in Jazz”, infatti, e lo fa in una veste inedita, con la sua prima “SPRING EDITION”, accostano la proposta musicale, a ingresso libero e all’aperto, a quella di Libando, il festival dello street food che quest’anno avrà come motivo trainante il “riciclo”. L’edizione primaverile avrà luogo in piazza Marconi, nei giorni 3, 4 e 5 maggio, in concomitanza con la manifestazione dedicata al cibo di strada. Tema trainante: il “Piano Trio”, declinato in tre forme diverse e con tre leader differenti per ogni concerto.

DAL MESSICO, ISRAEL VARELA. Ideato dal 2015 dall’assessorato alla Cultura del comune di Foggia, in collaborazione col Moody Jazz Cafè, Il Giordano in Jazz riparte – prima della consueta e attesa parentesi estiva – con questo “fuori programma” primaverile e il 3 maggio apre con il live di Israel Varela & The Labyrinth Project. Trio cosmopolita guidato dall’affermato compositore, batterista e cantante messicano, in grado di riunire in un’unica formazione artisti di straordinario livello internazionale: Alfredo Paixao (Brasile) al basso e Florian Webber (Germania) al piano. Radici culturali ed etniche eterogenee, con un mix artistico inedito e musica originale di grande e raffinata ricerca, composta dallo stesso Israel Varela.
Banner/ Fondazione Buon Samaritano

OMAGGIO A WOODSTOCK. Il 4 maggio, invece, sarà la volta del noto bassista Enzo Pietropaoli, che ha deciso di riproporre, col suo “Wire Trio” completato da Enrico Zanisi (piano, tastiere e live electronics) e Alessandro Paternesi (batteria e live electronics), in chiave contemporanea, alcune tra le pagine più significative di un evento epocale e irripetibile come quello che, esattamente 50 anni fa, nell’agosto 1969, ha rappresentato l’apice della cultura hippie: “Woodstock Reloaded”.

ELISABETTA SERIO E IL SUO “16 TIRO”. Il 5 maggio, infine, a chiudere la SPRING EDITION del Giordano in Jazz, sarà la pianista Elisabetta Serio, interprete apprezzata in Italia e all’estero e conosciuta per le sue collaborazioni al fianco di artisti come Pino Daniele e Noa. Sarà lei, dunque, a concludere questa piccola, interessante kermesse, suonando insieme con il suo collaudato “16 trio”, dove la sua verve compositiva viene esaltata dall'empatico groove del contrabbasso di Marco de Tilla e dalla batteria di Leonardo De Lorenzo.

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di Redazione 


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