Maltempo, allarme CIA – Agricoltori: “campagne disastrate, fiumi ingrossati, detriti e fango” VIDEO
“Campi allagati, frane, alcune linee ferroviarie e strade provinciali interrotte: a Rignano Garganico, ma anche a San Marco in Lamis, a San Nicandro Garganico e nelle zone rurali attorno a Foggia e San Severo, le piogge e la grandine cadute abbondantemente nelle ultime 24-36 ore hanno messo a soqquadro il territorio, con danni anche alle colture la cui entità sarà da accertare col passare delle ore e nei prossimi giorni”.
PEDEGARGANICA, FIUMI, FANGO E DETRITI. È l’allarme lanciato da CIA – Agricoltori in merito ai nubifragi delle ultime ore che, con particolare violenza, si sono abbattuti nelle aree interne del Gargano e non solo (LEGGI San Marco in Lamis, nubifragio: disagi e strade bloccate). “La Pedegarganica è bloccata da muri di detriti alti fino a tre metri – si legge nella comunicazione – il fiume Candelaro si è pericolosamente ingrossato, mentre ai suoi lati e nei terreni sub-collinari i canali si sono trasformati in torrenti rigonfi d’acqua, fango e detriti. Ai lati della statale 16, tra San Severo e l’ex stabilimento della Safab, ettari ed ettari di uliveti, vigneti e frutteti sono completamente allagati e invasi dal fango”.
AGRICOLTURA FUNESTATA. La conferma, dunque, di una situazione che, strutturalmente parlando, necessita ancora di interventi importanti, in Capitanata e nel resto della Puglia. “Dopo mesi di siccità, le prime e intense piogge estive mettono in rilievo quale e quanto sia il lavoro da fare sul versante della prevenzione. Occorre intervenire subito – si legge ancora nell’allarme della Cia – in questi giorni e nelle prossime settimane (e su tutta la Puglia) per evitare ulteriori e drammatiche conseguenze ai danni di un'agricoltura già funestata nelle scorse settimane da gelate, siccità e fenomeni estremi dovuti agli effetti dei cambiamenti climatici”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.