Maurizio Rana, un nuovo viaggio in handpan firmato RadioSpia records: “At Night”
Il nuovo lavoro discografico dell’etichetta
David Kuckherman, Brian Eno, Adrian J Portia. Sono le sonorità di riferimento, il campo semantico entro il quale si iscrive il nuovo lavoro discografico di Maurizio Rana, in uscita il prossimo 10 aprile per l’etichetta pugliese RadioSpia, diretta dal foggiano Marco Maffei, e disponibile su iTunes, Amazon, Spotify, Apple Music, Deezer, Tidal, YouTube, 7 digital, Qobuz e tutte le migliori piattaforme musicali.
IL LAVORO DISCOGRAFICO. “At Night”, questo il titolo del mini album, è il frutto di due anni di ricerca sonora – e corale – attorno all’handpan, strumento nato per l’ambient e per il genere new-age ma, in questa declinazione, in grado anche di sconfinare in contesti world music e sinfonici. Un viaggio musicale interiore arricchito da un parterre di musicisti di talento, come Torindo Colangione, Giovanna Russo, Gerry Ruotolo, Edgardo Caputo, Mickael Brest, Mario Pio D’Angelo, Angelica Morgese, Cinzia Diaferio ed altri. Il loro contributo viene fuori soprattutto nelle tre esecuzioni dal vivo contenute nel lavoro – Intro, Passages e Autumn – registrate nel maggio del 2019. Accompagna l’uscita del prodotto discografico anche il videoclip di “At Night”, con la regia di Marco Elia Morea e Marco Maffei, girato con particolari tecniche fotografiche tali da rendere palpabili le visioni e le sfaccettature di un sonno notturno e rigeneratore (LINK: https://youtu.be/82He-3BUa-4).
LO STRUMENTO. L’handpan è uno strumento musicale recentissimo, nato in Svizzera soltanto nel 1999, formato da due dischi metallici speculari che generano armonici estremamente benefici e che, per questo motivo, è diventato un simbolo sonoro di produzioni New-Age, prevalentemente solistiche, che promuovono il vivere in armonia con la Natura. Il produttore dell’opera, il sound engineer Marco Maffei, ha lavorato con procedimenti tecnici avanzati e atipici, puntando tutto sull’idea del viaggio interiore e sulla rigenerazione energetica durante l’ascolto. In questo percorso di crescita mista a poesia, troviamo evidenti influenze musicali asiatiche, nord-europee, nipponiche e mediterranee.
AMO LA NOTTE. Un omaggio alla notte, come nella poesia scritta dallo stesso Maurizio Rana a ispirazione dell’intero lavoro e, in particolar modo, della quinta traccia, intitolata appunto “Amo la notte” e contenente l’omonima lirica recitata dall’artista. Una notte che si rifà alla mitologia greca: “la divinità Nyx (figlia di Caos e di Caligine) era la personificazione della notte terrestre, contrapposta al fratello Erebo, il quale rappresentava la notte nel mondo infernale. Nyx era anche in antitesi con i propri figli Etere (la luce) ed Emera (il giorno). Come nella mitologia, anche il mini album ‘At Night’ ospita cinque entità che narrano differenti caratteristiche del vissuto notturno: dal tempo che scorre al sogno, dalla speranza all’incubo, dalle stagioni che passano al risveglio in senso ampio”.
L’ARTISTA. Foggiano, Maurizio Rana scopre l’handpan circa sei anni fa e decide di utilizzarlo per comporre la sua musica, con irrefrenabile passione e dedizione. Incide il suo primo album nel 2017, “The Moon and The Sun” (CD) e, successivamente, pubblica per l’etichetta RadioSpia l’E.P. “Music for Handpan” (2018) e l’album “Hypnos” (2019). La sinergia con differenti forme d’arte gli permettono di esibirsi in concerti con audio in surround, in performance di prosa e musica, in contesti di meditazione indotta dal suono, oltre che in spettacoli musicali come, ad esempio, quello con il percussionista di fama mondiale Loris Lombardo. Grazie alle pubblicazioni e ai videoclip, Maurizio guadagna un rispetto internazionale nello stile ambient / new-age che, con questo ultimo prodotto, lo vede circondato anche da tanti strumenti particolari.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.