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Nell’universo di un “Pensatore di immagini”: gli scatti multimediali di Michele Zaza

Presentata la “personale” dedicata all’artista

“Due occhi, uno naturale e uno di vetro. Quello della macchina fotografica”.

CINQUANT’ANNI DI ARTE. È lo stesso Michele Zaza a raccontarlo, parlando di sé e di com’è stato concepito il suo lavoro durante una carriera lunghissima, cominciata negli anni ’70 – è del 1972 la sua primissima personale a Milano. Lo scorso 20 gennaio, pertanto, l’artista è intervenuto in occasione del vernissage dedicato ai suoi lavori presso la Contemporanea Galleria d’Arte di Giuseppe Benvenuto, in viale Michelangelo, Foggia. Presente anche l’assessora alla cultura del Comune, Alice Amatore.

VARI LINGUAGGI. “Universo cosmico”, questo il titolo della mostra, ricalcando quell’universo interiore e magico che fonde vari tipi di linguaggi e che lo stesso Zaza slega da qualsivoglia etichetta di genere. “Ho studiato scultura – ha detto l’artista pugliese – ma non posso definirmi di certo uno scultore. Però, anche la scultura rientra nel processo creativo, al pari del disegno, della pittura e, ovviamente, della fotografia che, inizialmente, aveva solo un valore strumentale. La cosa importante – ha chiosato – è il risultato che si ottiene”.

UNIVERSO ALTERO. “Pensatore di immagini”: d’altronde è questa la definizione più appropriata per l’artista, senza dubbio poliedrico nella proposta presentata nella galleria foggiana che, come ha sottolineato Giuseppe Benvenuto, “grazie a questi momenti di ampio respiro, inserisce il nome di Foggia e della Capitanata nei circuiti nazionali, favorendo l’intero territorio”. Opere come “Pensiero cosmico”, “Paesaggio magico”, “Dissoluzione”, solo per citarne alcune, lo confermano senz’altro, trascinando lo spettatore in un universo – com’è il titolo dell’esposizione – altero e altro, nei cui strali Zaza sembra essere pienamente a suo agio.

LA DUALITA’. Veritiera, dunque, anche a distanza di molti anni, l’impressione ch’ebbe della sua arte il notissimo gallerista Leo Castelli, da New York, nella rievocazione fatta dallo stesso Michele Zaza durante l’anteprima foggiana: “Quando vedo le immagini degli altri artisti, poi le ritrovo nella metropoli, ma quando sono davanti a un tuo lavoro vedo immagini che non trovo all’esterno, ma solo lì”. Merito della costante duale che ne anima i lavori, poli oppositivi che straniano l’occhio di chi guarda – psiche vs fisico, nascita vs morte, realtà vs sogno – giocando su mondi che più che attrarsi si sottraggono a una definizione certa, puntando tutto sull’impatto inconscio.

ORARI E GIORNI PER VISITARE LA MOSTRA. La mostra, che ha visto anche la partecipazione Pietro Di Terlizzi, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, sarà visitabile tutti i giorni (festivi inclusi) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, fino al 25 febbraio, in Viale Michelangelo, 65.

di Alessandro Galano


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