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San Marco in Lamis, un’estate di “Pagine d’Autore”: libri e autori in piazza

Apre Goffredo Buccini, editorialista del Corriere della Sera

Promuovere il piacere della lettura, condividere incontri all’aperto, coinvolgere le realtà culturali e sociali che lavorano nel territorio. Nasce con questi intenti la prima edizione della rassegna “Pagine d’Autore” realizzata dall’associazione culturale CuoriAperti e diretta dalla docente Carla Bonfitto: cinque appuntamenti di taglio letterario e giornalistico che avranno luogo tra luglio e agosto nel centro cittadino di San Marco in Lamis, organizzati in collaborazione con la libreria Ubik di Foggia, l’associazione Leggo QuINDI Sono e con il patrocinio del comune garganico.

GOFFREDO BUCCINI. Si parte con una firma autorevole del Corriere della Sera: Goffredo Buccini, autore di Ghetti (Solferino, 2019), inchiesta lucidissima sui cosiddetti “nuovi invisibili”, italiani e stranieri, al centro della discussione di questo primo incontro della kermesse, in programma giovedì 11 luglio alle ore 20 in vico Palude. A conversare con l’autore e giornalista romano, per anni inviato speciale del maggiore quotidiano italiano e vincitore del Premio Biella 2009 con il libro La fabbrica delle donne (Mondadori), saranno Carla Bonfitto e Meriligia Nardella, consigliera comunale con delega alla cultura. Goffredo Buccini racconta la sua discesa nel lato oscuro del Paese: un viaggio da Nord a Sud fatto di storie drammatiche e personaggi memorabili; ma anche una serrata inchiesta, ricca di risvolti e dati inediti, che indaga sulle conseguenze dei roghi tossici per la salute, sui bambini mandati ad appiccare gli incendi perché non perseguibili, sui migranti – 600.000 «invisibili» – sfuggiti al nostro circuito d’accoglienza e sfruttati nel lavoro nero, sui nostri connazionali impoveriti che vivono in Italia ma si scoprono al di fuori dei suoi confini: quindici milioni di italiani «periferici».

FOSCHINI E “TI MANGIO IL CUORE”. La rassegna, inoltre, che rientra anche nelle finalità di Città che Legge, riconoscimento che il comune di San Marco in Lamis ha avuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e ANCI, ricomincia già sabato 13 luglio con Gianpaolo Limardi, protagonista sempre in vico Palude e autore del libro Il sorriso di un arcobaleno (Kimerik). Ad agosto poi, il 5, San Marco in Lamis ritrova un proprio cittadino ormai quasi romano d’adozione, l’autore Antonio Schiena, vincitore del premio Leggo QuIndi Sono-Le giovani parole 2018 e atteso con il suo nuovo romanzo, Andrà tutto bene (Watson, 2019). A seguire, l’evento di cartello della rassegna: la presentazione del libro Ti mangio il cuore (Feltrinelli, 2019), scritto dai giornalisti d’inchiesta Carlo Bonini e Giuliano Foschini e incentrato sulla quarta mafia italiana, quella che unisce Gargano e Società foggiana. L’incontro, che avrà luogo il 9 agosto in Piazza Madonna delle Grazie, è organizzato insieme con il Presidio locale di Libera dedicato ai fratelli Luciani, a due anni esatti dal loro brutale assassinio nelle campagne di San Marco in Lamis. Infine, il 17 agosto (unico incontro alle ore 18), in Villetta Comunale, l’autore Giuseppe Delle Vergini chiude la rassegna il suo Colorato di giallo, bordato di rosso (Augh! Edizioni).

IL LIBRO “GHETTI”. In Italia si combatte ormai da anni una guerriglia civile tra cittadini dimenticati. Lo Stato sembra aver perso sovranità su vaste aree del territorio nazionale: ghetti urbani dove tutto può accadere, buchi neri della nostra convivenza nei quali gli unici vincitori sono il degrado e la criminalità vecchia e nuova. Solo quando il conflitto sociale tra ultimi e penultimi è deflagrato, la politica ha cominciato a prestarvi attenzione: e soltanto perché alla miscela esplosiva di povertà e isolamento s’è aggiunta nel tempo la difficile integrazione degli immigrati, resa ancora più evidente da casi di cronaca come l’omicidio di Pamela Mastropietro, un anno fa a Macerata, o la tragica fine di Desirée Mariottini, in un palazzo di Roma abbandonato in mano a spacciatori africani. Dove non arrivava la visione strategica è arrivato il calcolo elettorale. Destra e sinistra per vent’anni non hanno neppure provato a intervenire seriamente, come se non fosse chiaro che le periferie (non solo geografiche) sono la vera trincea della democrazia. Le nuove forze populiste hanno infine evocato il problema, ma i primi atti del loro governo sembrano andare in senso contrario alla soluzione. Si tratta di passare dalle parole ai fatti. Il futuro d’Italia si gioca a Scampia, Ostia, Corviale, Pioltello, allo Zen, nei Caruggi e alla Diga di Genova, al Moi di Torino, nelle case popolari controllate dal racket, nei quartieri che attendono bonifiche e infrastrutture mai realizzate.

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