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Scuole "riaperte" in Puglia, Emiliano non si arrende: "La mia ordinanza è stata solo sospesa, il Tar potrebbe ripensarci"

Il presidente della Regione rilancia la Dad

Non si arresta la polemica e la sfida a distanza sulla "riapertura" delle scuole in Puglia. Ancora una volta è il presidente regionale, Michele Emiliano, a tornare sull'argomento, replicando alle numerose polemiche e ricordando a "tutti i cittadini che non vogliono la didattica in presenza per i propri figli che possono chiedere la didattica a distanza integrata. Le famiglie degli studenti che da lunedì desiderano avere la Dad non dimentichino di comunicare alla direzione dell’istituto questa loro volontà. Le scuole sono tenute, alla luce dalla mia ordinanza n. 413, a concedere la Dad".

IL MESSAGGIO SU FACEBOOK. "Attualmente - ribadisce Emiliano sui social - sono centinaia in Puglia gli studenti e gli insegnanti positivi al Covid e migliaia quelli in quarantena per contatto stretto con un positivo a scuola. In questa situazione la didattica a distanza è l’unico modo per garantire il diritto allo studio a tutti". E poi, una serie di numeri: "Per avere una idea, vi riporto i dati aggiornati appena ricevuti dalla Asl di Bari: dal monitoraggio epidemiologico in corso all’interno delle scuole di Bari e provincia sono attualmente 110 le scuole con almeno un caso positivo, 493 gli studenti positivi e 92 i docenti positivi, 148 le classi isolamento per un totale di 2.960 alunni isolati. I numeri parlano da soli: è bastata una settimana di DAD, dopo la mia ordinanza n.407 che sospendeva la didattica in presenza, per registrare una diminuzione significativa del numero dei contagi, in quanto si è passati da 4.600 studenti in isolamento (solo nella Provincia di Bari!) agli attuali 2.960 alunni, da 144 scuole coinvolte a 110. Oltre il 50% delle attuali indagini in corso all’ Epidemic Intelligence Center riguardano la sorveglianza anti Covid nel sistema scolastico. Questo per dirvi che i rischi di contagio nelle scuole esistono e che i provvedimenti che ho emanato mirano a tutelare la salute pubblica con gli attuali livelli di contagio Covid-19. È infatti il contagio che mette a letto studenti e insegnanti ad ostacolare il diritto allo studio, non la Dad, che invece, in tempi di pandemia, consente di supplire alla didattica in presenza (che tutti preferiamo in tempi normali, ci mancherebbe!), ma troppo pericolosa oggi con l’attuale livello dei contagi".

L'ORDINANZA. Poi, un ulteriore chiarimento. "Ringrazio tutto il mondo della scuola per quello che ha fatto e continuerà a fare per garantire il diritto all’istruzione in sicurezza. Un’altra precisazione - conclude Emiliano -: la mia ordinanza n. 407 di divieto temporaneo della didattica in presenza, non è stata annullata, ma solo sospesa dal Tar di Bari e nulla esclude che il Tar muti orientamento quando si svolgerà la camera di consiglio collegiale.  Ne consegue che non ho affatto 'riaperto le scuole in presenza', ma ho dovuto accettare il decreto monocratico che il Tar di Bari ha emesso ieri”.

di Redazione 


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