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Una due-giorni con “il mago delle parole”, Stefano Bartezzaghi

Questa sera, al Verdi di San Severo. Domenica mattina da Ubik e, in serata, al Teatro del Fuoco

Da Harry Potter all'enigmistica, sua specialità “ereditaria”, passando per la saggistica letteraria e di teoria della comunicazione. Fino ai più vivaci “divertentissment” linguistici che lo hanno consacrato a livello nazionale come uno degli autori più brillanti e vivaci di sempre, inventore di rubriche ormai di culto per gli appassionati di lingua e di “giocoleria lessicale”, come le fortunatissime “Lessico e nuvole”, “Come dire”, “Lapsus” e “Fuori di testo”. È Stefano Bartezzaghi, protagonista di una due-giorni in Capitanata in partenza questa sera dal Teatro Verdi di San Severo, quinto ospite del cartellone di Musica Civica e “fuoriprogramma” gradevolissimo della domenica mattina di Ubik.

LA MUSICA DELLE PAROLE. Un modo per metter ordine al caos che governa il mondo: le parole – la loro magia, la loro musica. Può essere questo il paradigma di riferimento per descrivere uno dei più imprevedibili e importanti intellettuali italiani. Dopo l'appuntamento di questa sera, sabato 21 febbraio, al Teatro comunale di San Severo, domani, domenica 22 febbraio, alle ore 11.30, Stefano Bartezzaghi incontra i lettori della Ubik di Foggia, conversando con il giornalista Enrico Ciccarelli e con il direttore artistico della libreria, Michele Trecca. Dall'enigmistica (esemplare, in tal senso, uno dei suoi capolavori del genere, “Orizzonte verticale”), per giunta suo primo amore (in quanto figlio del famoso enigmista Piero Bartezzaghi e fratello di Alessandro, condirettore della storica Settimana Enigmistica) alla creatività in senso lato, tema centrale del brillante saggio “Il falò delle novità” (Utet), senza tralasciare le consuete e divertenti incursioni nella linguistica italiana, tra “usi e abusi” (proprio come nel libro “Anche meno” e nel giocoso “Dando buca a Godot”). In serata invece, al Teatro del Fuoco di Foggia, Bartezzaghi incontra il pubblico di Musica Civica, rassegna diretta dal Maestro Gianna Fratta: “La musica delle parole”, il titolo del suo intervento. A seguire poi, come di consueto, avrà luogo il concerto dell'Orchestra della Magna Grecia, che suonerà “La ciociara”.

FIGLIO DEL GRANDE ENIGMISTA PIERO. Stefano Bartezzaghi nasce a Milano, nel 1962. Enigmista, scrittore, giornalista e saggista. Si è laureato al DAMS con Umberto Eco. È figlio di Piero Bartezzaghi, famoso enigmista, e fratello di Alessandro Bartezzaghi, condirettore della Settimana Enigmistica, e di Paolo, redattore della Gazzetta dello Sport. Dal 1987 ha tenuto rubriche su giochi, libri, linguaggio; collabora con il quotidiano La Repubblica, per il quale pubblica le rubriche "Lessico e Nuvole", "Lapsus", "Fuori di Testo", e con il settimanale l'Espresso, con la rubrica di critica linguistica "Come dire". Dal 2010 è docente presso lo IULM di Milano, dove insegna "Teorie della creatività" e "Semiotica". Al tema della creatività ha dedicato il libro Il falò delle novità, nel quale prende in esame il rapporto tra creatività, linguaggio e nuovi media. Da Settembre 2012 è presente nella trasmissione "Stile Libero" condotta da Marco, Giorgio Gherarducci e Flavia Cercato su R101 con una sua rubrica: "Parole Parole" dove si occupa di far tornare in corso i termini dimenticati dalla lingua italiana. Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Ha inoltre curato quasi 200 puntate di diverse trasmissioni a Rai Radio 2 e Rai Radio 3. Tra le sue varie attività c'è anche stata la revisione della traduzione dei libri della saga di Harry Potter.

di Alessandro Galano


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