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A 50 anni dalla strage di Brescia una settimana di iniziative per ricordare Luigi Pinto - IL PROGRAMMA

Per non dimenticare, perché senza memoria non c’è futuro, perché oggi come ieri va difesa la Costituzione e contrastati vecchi e nuovi fascismi. È questo il senso del ciclo di iniziative promosse in occasione del 50esimo anniversario della strage fascista di Piazza della Loggia a Brescia, in cui persero la vita 8 persone e tra loro l’insegnante foggiano e militante di Avanguardia Operaia e della Cgil Scuola Luigi Pinto.

GLI ORGANIZZATORI. Promossi da Camera del Lavoro di Foggia, Flc Cgil di Capitanata, Anpi e Arci provinciale, con il sostegno di Comune e Provincia di Foggia e della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, gli eventi in programma sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata presso il Palazzo dei Contadini, sede della Cgil foggiana.

LUIGI PINTO, UCCISO DA MANO FASCISTA. Gino, come lo chiamavano i suoi cari e gli amici, era nato a Foggia l’8 maggio 1949. Dopo il diploma presso l’Itis Altamura girà l’Italia per lavoro: fu operaio in uno zuccherificio, minatore in Sardegna, fino ai primi incarichi di insegnamento delle Applicazioni tecniche nella scuola media che lo portarono a Rovigo, poi in provincia di Mantova, infine a Siviano di Montisola, in provincia di Brescia. Militante della Cgil Scuola e di Avanguardia Operaia, nel settembre del 1973 aveva sposato Ada Bardini, una compagna della scuola. Il 28 maggio Luigi Pinto era in piazza assieme ad altre migliaia di persone per manifestare contro le continue provocazioni e gli attentati dei neofascisti a Brescia e nella provincia. Morirà in seguito all’esplosione della bomba l’1 giugno 1974. Aveva 25 anni.

L’IMPEGNO PER LA MEMORIA. “Per noi è un impegno che si rinnova anno dopo anno per sedimentare memoria su quei fatti che colpirono il Paese e la vita di tante persone, le vittime e i loro famigliari – ha spiegato il segretario generale della Cgil di Foggia, Gianni Palma -. È necessario sia per la nostra città, che seppe esprimere una capacità di partecipazione democratica in quei terribili giorni straordinaria, sia per l’attualità che ci impone di avere massima attenzione rispetto a tentativi di revisionismo o offuscamento delle verità storiche. E per sostenere, sempre, che le responsabilità individuali siano accertate nelle aule di tribunale”. E per il presidente dell’Anpi di Capitanata, Michele Galante, c’è un filo che lega “l’impegno di tanti lavoratori e cittadini di allora, a difesa della Costituzione e democrazia, e quello di oggi, quando si tenta – attraverso altre strade – di svuotare la nostra Carta costituzionale, il nostro patto democratico di cittadinanza”.

IL PROGRAMMA DI INIZIATIVE. Il programma di eventi si apre lunedì 27 maggio alle ore 17.30 con l’inaugurazione della mostra fotografica “Luigi Pinto, una storia per immagini”, ospitata al primo piano di Palazzo Dogana in Piazza XX Settembre. A seguire, alle ore 18 nella Sala del Tribunale, vi sarà la proiezione della docuintervista con Lorenzo Pinto “Ne nascono altri cento”, realizzata dal Coordinamento antifascista foggiano. A seguire un’esecuzione musicale dal titolo “Le ultime ore di Luigi Pinto”, balla scritta ed eseguita da Bruno Caravella.
Venerdì 31 maggio, sempre presso la Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, si terrà il convegno “50 anni dalla strage di Brescia”. Tra i relatori il magistrato ed ex senatore Giovanni Pellegrino, che fu relatore della Commissione d’inchiesta sulle stragi; Manlio Milani, presidente dell’Associazione Caduti di Piazza della Loggia; Ferdinando Pappalardo, vice presidente nazionale dell’Anpi; Laura Castelletti, sindaca di Brescia. Porteranno il saluto il presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti, e la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo.
Sabato 1 giugno, alle ore 10, vi sarà la cerimonia di deposizione di una corona di fiori alla stele che ricorda Luigi Pinto sull’omonimo viale della città. Alle ore 20, al Teatro Umberto Giordano, con ingresso gratuito tramite prenotazione dei posti (presso le sedi Cgil e Flc di Foggia), andrà in scena lo spettacolo teatrale “Gino”, prodotto dal Teatro della Polvere con testo di Marcello Strinati e regia di Mariangela Conte e musiche di Antonio Cicognara.

CULTURA E ANTIFASCISMO.Per noi della FLC – ha spiegato il segretario generale della categoria della conoscenza, Giuseppe Ciuffreda – ricordato l’insegnante Luigi Pinto è un dovere verso le nuove generazioni. E farlo attraverso un mezzo culturale com’è lo spettacolo teatrale assume a nostro avviso un valore e una capacità di trasmissione empatica ancora più forte”. L’autore Strinati, presente alla conferenza, ha ricordato come “abbiamo avvertito il dovere, ma anche l’onore di raccontare la vicenda di Gino, e per questo devo dire grazie a Nunzia Pinto e Giovanni Pedone che ci hanno aperto ai loro ricordi più cari e assieme dolorosi”. “Non è mai retorico il nostro impegno per la memoria - ha commentato Domenico Rizzi, presidente provinciale dell’Arci – lo dobbiamo a Luigi e le altre vittime dello stragismo. La memoria di quel che è stato ci impone di guardare ai nuovi fascismi ed è necessario costruire un perimetro valoriale oltre che storico che in cui tutti i cittadini democratici devono riconoscersi e avvertire appartenenza”.

di Redazione 


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