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Terra Aut, pneumatici bruciati all’ingresso di uno dei beni confiscati alla mafia: “Un messaggio”

Ieri, la cooperativa ha terminato la piantumazione del pomodoro biologico

“Questo è il benvenuto di oggi a Terra Aut”. È il messaggio di oggi postato sulla propria pagina Facebook da parte della Cooperativa Sociale Altereco che, dal 2011, gestisce Terra Aut, uno dei beni confiscati alla mafia presenti nel territorio di Cerignola.

“SENSO DI PERICOLO COSTANTE”. Pneumatici bruciati, davanti all’ingresso di Terra Aut, in Contrada Scarafone. Circa trenta chili di gomme da smaltire che, per Vincenzo Pugliese, tra gli attivisti della cooperativa, sono da intendersi come un “segnale” da parte della criminalità locale. Questa, a dispetto di quanto si sente a livello nazionale, non ha mai avuto flessioni o accelerazioni nei periodi pre e post covid-19. Che significa? “Che da queste parti non è cambiato niente – ha spiegato in merito, Pugliese – oggi come prima dell’emergenza sanitaria, viviamo con un senso di pericolo costante che si avverte proprio nelle strade, anche quando andiamo in giro di giorno, con i bambini, ad esempio”.

IL POMODORO BIOLOGICO. Soltanto ieri, pertanto, come sottolineato dal giornale Foglio di Via, la cooperativa ha terminato la piantumazione di un ettaro di piantine di pomodoro biologico, arricchendo di “oro rosso” gli otto ettari confiscati alla mafia: 25mila bottiglie di passata di pomodoro che, grazie alle Coop pugliesi e ai gruppi di acquisto solidali, saranno disponibili nei prossimi mesi. “È che stiamo facendo cose – aggiunge in merito Vincenzo Pugliese – con il progetto del pomodoro biologico, ad esempio, abbiamo inserito nel mondo del lavoro gente regolarmente assunta, italiani e stranieri, ma anche persone che hanno potuto beneficiare di misure alternative al carcere. Sono dei messaggi questi e Terra Aut è sempre stata oggetto di ‘particolari attenzioni’ da parte della criminalità”.

IMPALCATURE FATTE SPARIRE. Un mese fa, infatti, la cooperativa ha pensato bene di realizzare dei bagni esterni alla struttura per venire incontro alle necessità degli studenti e delle persone disabili, visto che sono frequenti le visite di istruzione organizzate dalle scuole. “Ospitiamo anche cinquecento alunni alla volta – ha raccontato – per spiegare alle nuove generazioni cosa stiamo facendo e cosa si può fare: in quell’occasione, il giorno dopo aver montato l’impalcatura per iniziare i lavori, qualcuno l’ha fatta letteralmente sparire”.

OLTRE ALLA BEFFA, IL DANNO. Nel caso degli pneumatici sversati davanti all’ingresso di Terra Aut, capovolgendo il proverbio va detto che oltre alla beffa la cooperativa ha dovuto subire anche il danno: “Può darsi che l’idea di lasciarli qui, oltre che un messaggio a noi – ha spiegato ancora Vincenzo Pugliese – sia anche da attribuire al fatto che nella zona in cui solitamente vengono sversati illegalmente, da qualche settimana sono state installate delle telecamere: trenta chili di gomma bruciata hanno anche un loro costo quanto a smaltimento che, ovviamente, dovremo affrontare noi”.

“SIAMO TANTI, MA TROPPO ISOLATI”. Infine, il portavoce di Alterco si augura che, tra tutte le realtà virtuose che lottano sul territorio, si possa migliorare dal punto di vista delle relazioni, allo scopo di sostenersi con maggior forza contro un nemico comune. “Ci sono tanti che lavorano in questo settore, siamo tante realtà – ha detto – ma siamo troppo isolate: il mondo del privato sociale non fa abbastanza rete e invece dovremmo, sarebbe un bene per tutti”. Un pensiero, questo, che incontra una frase ricorrente di Don Ciotti, il presidente dell’associazione Libera: “la criminalità è organizzata, noi no”.

di Alessandro Galano


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