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I MONTI DAUNI NEI CIRCUITI CHE CONTANO. "Da qui puoi vedere le Stelle da vicino": un leitmotiv che ammicca ai nomi in cartellone – alcune già stelle, altre in divenire – e strizza l’occhio anche al cinquantenario dell’Allunaggio, che cade proprio sul finire della kermesse, senza dimenticare “i cieli limpidi dei Monti Dauni”. “Accadia Blues celebra nel 2019 il suo decennale – si legge nel comunicato ufficiale – orgoglioso di aver proposto musica di qualità e aver ospitato negli anni artisti internazionali in un territorio spesso dimenticato dalle grandi produzioni musicali”: una dichiarazione da sottoscrivere e che andrebbe anzi rivalutata e sottolineata in ottica politica, sociale, culturale, se è vero che dopo tanto suonare anche questo avamposto dell’alta Daunia è finalmente entrato nei circuiti turistici e sui taccuini degli appassionati di musica.
TEXAS CHIAMA ACCADIA. Stelle, s’è detto; interpreti internazionali della scena contemporanea ma anche scommesse interessanti e da seguire, com’è nelle corde di un festival ormai in grado di fare proposta, libero dalle ancore di salvezza dei nomi altisonanti da copertina. È il caso Doyle Bramhall II, figlio d’arte – suo padre suonava la batteria con il bluesman leggendario Sam Lighntin’ Hopkins –, chitarrista e cantante che, almeno negli States e nel suo Texas, “nome da copertina” lo è senz’altro, forte della sua collaborazione con Eric Clapton ma ormai amato per il suo blues grintoso, corale, altamente riconoscibile. È lui l’apertura della quattro-giorni accadiese, per la prima volta nel sud Italia e atteso per giovedì 18 luglio, prima di lasciare il campo alla pop band britannica dei The Magic Numbers: una scelta artistica piuttosto in “disaccordo” con le consuete sonorità dell’Accadia Blues, senza nulla togliere alla notorietà del quartetto – forte soprattutto del successo accumulato in occasione del primo album, trascinato dal singolo “Forever Lost”.
VENERDì AD ALTO CONTENUTO DI FUNK E SOUL. Interessantissima la seconda serata della rassegna con protagonisti Stone Foundation e The Buttshakers. Quanto ai primi, arrivati anagraficamente tardi al successo, saranno per la prima e unica volta in Italia con il loro funk duro e affascinante, nel quale è evidente la “longa manus” di Paul Weller, produttore della band nonché istituzione musicale al di là della Manica, tanto da essere considerato il padre del Mod – ha fondato e suonato nei Jam e negli Style Council, scrivendo il proprio nome nella storia del punk-rock britannico. I secondi, invece, a seguire dopo la band inglese, sono una formazione nata in Francia e composta da ben sei elementi, capeggiata dalla cantante americana Ciara Thompson: la sua voce soul è imponente e trascinante, e si sta facendo conoscere nei grandi circuiti internazionali.
LA SCAPESTRATA NIK WEST. Infine, prima della chiusura mattutina di domenica 21 luglio affidata a Filippo Graziani, c’è tanta curiosità per Nik West, protagonista sabato 20 luglio, seconda e unica tappa italiana dopo quella dell’Umbria Jazz. E proprio in occasione della sua partecipazione all’edizione scorsa della principale manifestazione jazz italiana, la bellissima e sensualissima cantante e bassista si è fatta conoscere, conquistando il pubblico con la forza del suo funk-soul e grazie ad una straordinaria capacità scenica, tanto che in molti l’hanno definita una sorta di Prince al femminile. All’eroina glamour della rassegna, fa riscontro un’altra scommessa interessante: Chris Grey & Bluespand, un progetto dal sangue danese ma con sonorità funk-rock americane, apprezzati per la loro strabiliante energia, nonostante siano appena tre elementi sul palco.
ALTRI DETTAGLI. I concerti, tutti a ingresso gratuito, avranno luogo alle ore 21:30 e alle ore 23:15. Oltre alla musica ci saranno numerose altre iniziative, come gli spettacoli di magia di Nadir Mura; la presentazione del libro "Rock & Arte" con Leonardo Follieri, Lucio Pentrella e il Drugo; il post-concerto con "Dance the Blues" insieme ai DJ Acido Domingo, Dj Dfonq e Dj Emanuele Menga; la nona edizione della mostra collettiva "Artistico Blues 2019", curata e coordinata dal prof. Antonio Paolucci che in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e i 50 anni dallo sbarco sulla Luna, è intitolata "Da Leonardo alla Luna". All'Allunaggio saranno anche dedicati gli allestimenti all'interno di Rione Fossi, grazie al gemellaggio con il Bertani Day, manifestazione organizzata dall'Officina B5 e l'Associazione B5 di Roma. Immancabili, infine, il Percorso Enogastronomico, l’ artigianato, CD, vinili, passeggiate naturalistiche e per la gioia dei più piccoli "Bimbi in Blues" con giochi, laboratori e altre attrazioni.
IL PROGRAMMA:
- Giovedì 18 luglio
Doyle Bramhall II (prima volta nel sud Italia)
The Magic Numbers (unica data in Italia)
-Venerdì 19 luglio
Stone Foundation (prima volta e unica data in Italia)
The Buttshakers (solo due date in Italia)
-Sabato 20 luglio
Nik West (solo a Umbria Jazz 2019 e Accadia Blues 2019)
Chris Grey & Bluespand (prima volta e unica data in Italia)
-Domenica 21 luglio
Filippo Graziani @ Music Under The Tree.
Accadia Blues, dieci anni di luce e musica sui Monti Dauni: ecco l’edizione 2019
Si parte giovedì 18 luglio, fino a domenica 21
Dalle storiche firme del blues e dintorni delle scorse edizioni – Charlie Musselwhite, Robben Ford, Scott Henderson, solo per citarne una breve rosa – a quelle di oggi, senza passerelle dedicate ai “grandi vecchi” ma anzi, scommettendo su un pubblico ormai pronto per affrontare sonorità ultra contemporanee. È l’idea di base di questa edizione numero dieci dell’Accadia Blues, festival internazionale promosso dall'amministrazione comunale di Accadia con la direzione artistica di Nino Antonacci (fondatore del Moody Jazz Café) ed Elisabetta Manella: da giovedì 18 a sabato 20 luglio, per il decimo anno consecutivo, il disabitato e affascinante Rione Fossi si accenderà a ritmo di blues, funk e soul. Ultimo atto poi, come da tradizione, fissato per domenica mattina, 21 luglio, nell'incantevole Bosco Paduli (a pochi km dal paese).
I MONTI DAUNI NEI CIRCUITI CHE CONTANO. "Da qui puoi vedere le Stelle da vicino": un leitmotiv che ammicca ai nomi in cartellone – alcune già stelle, altre in divenire – e strizza l’occhio anche al cinquantenario dell’Allunaggio, che cade proprio sul finire della kermesse, senza dimenticare “i cieli limpidi dei Monti Dauni”. “Accadia Blues celebra nel 2019 il suo decennale – si legge nel comunicato ufficiale – orgoglioso di aver proposto musica di qualità e aver ospitato negli anni artisti internazionali in un territorio spesso dimenticato dalle grandi produzioni musicali”: una dichiarazione da sottoscrivere e che andrebbe anzi rivalutata e sottolineata in ottica politica, sociale, culturale, se è vero che dopo tanto suonare anche questo avamposto dell’alta Daunia è finalmente entrato nei circuiti turistici e sui taccuini degli appassionati di musica.
TEXAS CHIAMA ACCADIA. Stelle, s’è detto; interpreti internazionali della scena contemporanea ma anche scommesse interessanti e da seguire, com’è nelle corde di un festival ormai in grado di fare proposta, libero dalle ancore di salvezza dei nomi altisonanti da copertina. È il caso Doyle Bramhall II, figlio d’arte – suo padre suonava la batteria con il bluesman leggendario Sam Lighntin’ Hopkins –, chitarrista e cantante che, almeno negli States e nel suo Texas, “nome da copertina” lo è senz’altro, forte della sua collaborazione con Eric Clapton ma ormai amato per il suo blues grintoso, corale, altamente riconoscibile. È lui l’apertura della quattro-giorni accadiese, per la prima volta nel sud Italia e atteso per giovedì 18 luglio, prima di lasciare il campo alla pop band britannica dei The Magic Numbers: una scelta artistica piuttosto in “disaccordo” con le consuete sonorità dell’Accadia Blues, senza nulla togliere alla notorietà del quartetto – forte soprattutto del successo accumulato in occasione del primo album, trascinato dal singolo “Forever Lost”.
VENERDì AD ALTO CONTENUTO DI FUNK E SOUL. Interessantissima la seconda serata della rassegna con protagonisti Stone Foundation e The Buttshakers. Quanto ai primi, arrivati anagraficamente tardi al successo, saranno per la prima e unica volta in Italia con il loro funk duro e affascinante, nel quale è evidente la “longa manus” di Paul Weller, produttore della band nonché istituzione musicale al di là della Manica, tanto da essere considerato il padre del Mod – ha fondato e suonato nei Jam e negli Style Council, scrivendo il proprio nome nella storia del punk-rock britannico. I secondi, invece, a seguire dopo la band inglese, sono una formazione nata in Francia e composta da ben sei elementi, capeggiata dalla cantante americana Ciara Thompson: la sua voce soul è imponente e trascinante, e si sta facendo conoscere nei grandi circuiti internazionali.
LA SCAPESTRATA NIK WEST. Infine, prima della chiusura mattutina di domenica 21 luglio affidata a Filippo Graziani, c’è tanta curiosità per Nik West, protagonista sabato 20 luglio, seconda e unica tappa italiana dopo quella dell’Umbria Jazz. E proprio in occasione della sua partecipazione all’edizione scorsa della principale manifestazione jazz italiana, la bellissima e sensualissima cantante e bassista si è fatta conoscere, conquistando il pubblico con la forza del suo funk-soul e grazie ad una straordinaria capacità scenica, tanto che in molti l’hanno definita una sorta di Prince al femminile. All’eroina glamour della rassegna, fa riscontro un’altra scommessa interessante: Chris Grey & Bluespand, un progetto dal sangue danese ma con sonorità funk-rock americane, apprezzati per la loro strabiliante energia, nonostante siano appena tre elementi sul palco.
ALTRI DETTAGLI. I concerti, tutti a ingresso gratuito, avranno luogo alle ore 21:30 e alle ore 23:15. Oltre alla musica ci saranno numerose altre iniziative, come gli spettacoli di magia di Nadir Mura; la presentazione del libro "Rock & Arte" con Leonardo Follieri, Lucio Pentrella e il Drugo; il post-concerto con "Dance the Blues" insieme ai DJ Acido Domingo, Dj Dfonq e Dj Emanuele Menga; la nona edizione della mostra collettiva "Artistico Blues 2019", curata e coordinata dal prof. Antonio Paolucci che in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e i 50 anni dallo sbarco sulla Luna, è intitolata "Da Leonardo alla Luna". All'Allunaggio saranno anche dedicati gli allestimenti all'interno di Rione Fossi, grazie al gemellaggio con il Bertani Day, manifestazione organizzata dall'Officina B5 e l'Associazione B5 di Roma. Immancabili, infine, il Percorso Enogastronomico, l’ artigianato, CD, vinili, passeggiate naturalistiche e per la gioia dei più piccoli "Bimbi in Blues" con giochi, laboratori e altre attrazioni.
IL PROGRAMMA:
- Giovedì 18 luglio
Doyle Bramhall II (prima volta nel sud Italia)
The Magic Numbers (unica data in Italia)
-Venerdì 19 luglio
Stone Foundation (prima volta e unica data in Italia)
The Buttshakers (solo due date in Italia)
-Sabato 20 luglio
Nik West (solo a Umbria Jazz 2019 e Accadia Blues 2019)
Chris Grey & Bluespand (prima volta e unica data in Italia)
-Domenica 21 luglio
Filippo Graziani @ Music Under The Tree.
