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"Criminali a chi? Ti quereliamo". "Pensate al Foggia, non a me". Agguato a Gentile, è scontro Curva Nord - Landella

E' guerra aperta tra la Curva Nord e il sindaco di Foggia, Franco Landella. Alla base dello scontro ci sono le reazioni all'agguato subìto dal calciatore rossonero, Federico Gentile con le parole di Landella nel video girato a Palazzo di Città con il numero 8 del Foggia. (Leggi: Tra "avvelenatori di pozzi" e passi indietro: troppa benzina sul fuoco alimenta gli incendi).

IL MESSAGGIO. Riordiniamo. Ieri, durante il video registrato insieme all’ex capitano rossonero, oltre a manifestare la solidarietà e dirsi "indignato", il sindaco di Foggia annuncia “non uno ma dieci passi indietro” e prende le distanza dai “balordi e criminali”.

LA REPLICA. A distanza di poco meno di 24 ore arriva la replica della Curva Nord, che in un lungo post sui social condito anche dalla tradizionale invettiva contro “tutti gli edicolanti, i giornalai e le finte vittime”, chiede “al primo cittadino delucidazioni circa le sue infelici ed inopportune dichiarazioni”. Come primo punto invitano il “caro sindaco” a chiarire a cosa volesse alludere: “Ci sta forse puntando il dito contro? Vuol forse insinuare che il nostro dichiarato disappunto verso questa società sia sfociato in altro? Non crede di aver tirato conclusioni affrettate, la potremmo addirittura querelare per le frasi ingiuriose ma non rispecchierebbe il nostro modo di fare. Caduta a parte, si è preoccupato di chiedere al sig. Gentile se magari non nasconde scheletri nell'armadio? Questa società con i suoi adepti ha sempre fatto del vittimismo il suo cavallo di battaglia e se è vero che pensar male sia peccato è altrettanto vero che spesso ci si azzecca!”.

L'ACCUSA. Poi, il secondo punto: “Se siamo, ha detta di alcuni studi, ultimi tra le città italiane si rimbocchi le maniche e si dia da fare che dalle nostre parti diciamo che U pesc puzz da cap". E poi, l'ulteriore riferimento, con una domanda diretta: "Da oggi in poi... Faccio non uno ma dieci passi indietro perchè prima del Foggia Calcio viene l'immagine della città che non può essere macchiata da balordi che vogliono imporre con la violenza i propri desideri"; e chi sarebbero questi balordi?”.

LA RISPOSTA DEL SINDACO. La controreplica di Landella non si fa attendere. Il sindaco di Foggia usa il canale istituzionale e invia un comunicato da Palazzo di Città. “Gli ultras del Foggia Calcio – tuona il primo cittadino - si occupino del benessere dei loro beniamini, piuttosto che lanciare invettive e minacciare querele senza alcuna maturità”. Sottolinea idi aver appreso della replica della Curva Nord "con un certo stupore e disappunto" e ribadisce: "Ho definito gli autori del gesto intimidatorio 'criminali e balordi' perché non credo ci siano altri modi per definire degli imbecilli che nel cuore della notte provano a bruciare un’abitazione con persone inermi a letto. Perché non sono definibili 'persone' dei banditi che confondono lo sport con qualcos’altro; che inquinano il mondo del calcio con comportamenti di tipo criminale e mafioso".

"IL LIVORE". La replica della Nord viene definita da Landella "intimidatoria e volgare: non mi pare di aver mai nominato la Curva Nord del Foggia Calcio; così come non mi pare neanche di averli – neanche lontanamente - associati ai responsabili di un tale gesto. Anzi, come ho sempre fatto, se avessi voluto esporre delle critiche al loro operato, lo avrei fatto apertamente, senza nascondermi. D’altra parte, non capisco assolutamente cosa c’entrino i tifosi ultras non solo con la mia dichiarazione fatta ieri, ma soprattutto, non comprendo il livore di questa replica rispetto all’orrendo atto di violenza contro l’abitazione del giocatore Gentile”.

LA "CANTONATA". "Piuttosto – prosegue Landella - , credo che la Curva Nord abbia preso una bella cantonata di fronte all’opinione pubblica: mi meraviglia il fatto che gli Ultras non solo non abbiano mostrato alcuna attestazione pubblica di solidarietà all’inerme Federico Gentile per l’attentato subito, nel giorno in cui ciò è accaduto, ma anzi si svegliano il giorno dopo per attaccare me, che ho semplicemente condannato questa terribile pagina di violenza, che è stato, di fatto, un atto violento contro l’intera comunità foggiana. A me, che, da tifoso, amo e che, da primo cittadino, ho sempre tutelato il Foggia Calcio".

di Redazione 


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