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“Show” Bob Malone: 90 minuti di pura energia

“Aqva Mood – I 4 Elementi”, ieri sera "il fuoco"

Quando il pubblico ti chiama per tre volte alla ribalta perché un solo bis non gli è bastato, allora vuol dire che qualcosa è successo. Tanto fuoco, ieri sera, lunedì 5 febbraio, per il primo dei quattro elementi della seconda parte della rassegna organizzata al Ristorante/Club Aqva di Foggia, insieme con il Moody Jazz Café – sapientemente fusa in “Aqva Mood – I 4 Elementi”. Ad appiccare le fiamme, quello che il New Yorker ha definito il “mago delle tastiere”: Bob Malone.

SEDUTI O A BALLARE?. Circa novanta minuti di musica ininterrotta, in quartetto, con un front-man che sa il pubblico, conosce il significato della parola “spettacolo” e ha ben salde, nelle sue dieci dita, le giuste conoscenze per scatenare la folla – ieri sera in gustoso conflitto tra chi non voleva saperne di restare seduto e chi non voleva lasciarsi sfuggire neanche una singola nota… D’altronde, “Mojo Deluxe”, il cappello dal quale il folletto americano ha tratto la maggior parte dei suoi numeri, è un album di grande qualità, ormai da diversi mesi ascoltatissimo negli States e non solo, esito ben miscelato di rock ‘n’ roll e rithm’n blues, non senza divagazioni “light” o più spiccatamente “rock” – nel brano “Certain Distance”, ad esempio, c’è tutta quell’energia cara al Fogerty dei Creedence con cui Malone ha condiviso palco e avventure per più di un decennio.

MOJO LIVE. Un tour lunghissimo – Mojo Live – che va avanti da un paio di anni e che, a conferma dell’importanza dell’artista, dopo la “puntata” foggiana prosegue nella capitale d’Italia, per poi volare nuovamente negli Usa, in una nuova carrellata di live set nel continente. Un concerto godibilissimo, in definitiva, trascinato soprattutto dall’energia dell’artista, sintetizzata in un timbro “black” graffiante e in un virtuosismo tastieristico prorompente, come nel brano “Aint What You Know”, dove il rock ‘n’ roll purissimo – con citazione di “Smoke On The Water” nel riff – ha prodotto un lunghissimo assolo sostenuto dal battimani del pubblico.

GLI ITALIANI E IL PROSSIMO CONCERTO. Stefano Sanguigni, Mario Guarini e Marco Breglia, rispettivamente chitarra elettrica, basso e batteria, hanno tenuta alta la bandiera italiana, accompagnando Bob Malone con i giusti accenti, ritagliandosi anche degli ottimi momenti in solitaria, come impone questo genere musicale – dei tre, è piaciuto soprattutto l’esperto bassista, applauditissimo in un paio di assoli (uno dei quali inserito nel video a corredo dell’articolo, ndr).. L’appuntamento, dopo il fuoco, è con l’acqua: lunedì 26 febbraio tocca al quintetto newyorchese guidato da Jason Miles e Theo Croker. Altro giro, altro registro, insomma, per il secondo concerto firmato Aqva Mood.

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di Alessandro Galano


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