Stampa questa pagina

Ma Landella che fine ha fatto?

Parlano tutti. Forse troppo. Anzi, senza forse. C'è un silenzio, però, che fa notizia. E proprio di chi invece dovrebbe e potrebbe esporsi. Parlando sia con la bocca che con gli atti amministrativi. È la voce del sindaco che non si sente. Franco Landella, dove sei?

LE SCUOLE. In una settimana sì è fatto sentire due volte: una, domenica, con un video per “smontare” la decisione del presidente della Provincia, Gatta, di chiudere le scuole per la sanificazione degli ambienti: “Roba di poche ore, la chiusura è inutile” (a saperlo che poi le scuole sarebbero rimaste chiuse almeno dieci giorni…).

LA GIUNTA. L’altro intervento è stato per un mini rimpasto in giunta, con la sostituzione di Claudio Amorese, defenestrato da assessore per ripicca verso Bruno Longo.

IL MERCATO. Poi, il silenzio. Anche amministrativo. Perché tra gli atti che il primo cittadino avrebbe potuto firmare, c’era quello di divieto per il mercato settimanale del venerdì. Non lo ha fatto, lasciando la possibilità che gli ormai famosi “assembramenti” potessero concretizzarsi senza alcun vincolo.

LA MENSA. Oppure, venendo a quello che è sempre stato un dito nella piaga dell’amministrazione Landella, il tema delle politiche sociali. La mensa dei poveri dell’Immacolata - che dava quotidianamente ristoro a 130 indigenti - ha temporaneamente chiuso e sia per questo che per l’eventuale (e prevedibile, per ragioni di sicurezza) chiusura del dormitorio di Sant’Alfonso, la Protezione civile ha dato disponibilità di intervento per un coordinamento delle azioni da mettere in campo. C’è una sola condizione: serve che il sindaco, in quanto autorità in ambito sanitario, inoltri una richiesta formale alla Regione Puglia affinché ci sia il coinvolgimento della Protezione civile. Finora, non lo ha fatto. E mentre pub e attività culturali decidono in autonomia, da Palazzo di Città tutto tace. E allora Landella, dì (e fai) qualcosa…

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload