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Giulio Cavalli: l'impegno antimafia, la vita sotto scorta e il libro sulla sua adozione VIDEO

Nell'ambito della manifestazione “Leggo quindi sono” l'attore e scrittore Giulio Cavalli ha incontrato la Comunità della Sacra Famiglia.

LA SCORTA. Cavalli ha raccontato la sua storia, quella di un regista e attore teatrale impegnato nel sociale che nel 2006, dopo uno spettacolo sulla mafia, è stato minacciato e costretto a vivere sotto scorta, a cui però ha rinunciato volontariamente un anno fa.

SATIRA E ANTIMAFIA. Alla denuncia dei comportamenti dei mafiosi Cavalli, con il suo stile a metà tra il cantastorie e il giullare, ha sempre unito la loro presa in giro: “Quando è stato arrestato Provenzano aveva il walkman, ma chi lo usa più il walkman? Tra l'altro si ascoltava solo in gita”, “la prima minaccia mi è arrivata il primo aprile 2006, pensavo fosse uno scherzo, un'altra volta per spaventarmi mi spedirono una bara, la rivendetti per 500 euro”.

SANTAMAMMA. Durante la serata c'è spazio anche per "Santamamma", il libro in cui Cavalli racconta la storia di Carlo Gatti, che pur se un po' più romanzata è anche la sua, adottato a tre anni dopo che insieme ad un fratello era stato tolto dai servizi sociali alla sua madre biologica. A quarant'anna poi la scoperta del faldone con i dati della sua adozione, la fuga dalla scorta per andare a Bari a cercare sua madre e l'incontro quasi casuale con suo fratello.

LA CHIESA. Il parroco Mons. Vincenzo Identi, che dopo quello con Don Ciotti ha fortemente voluto anche questo incontro, ha raccontato di quando capitò anche a lui di ricevere dei proiettili quando insieme a Libera organizzò un seminario di studi antimafia a San Marco in Lamis, e ha sottolineato come una parrocchia di periferia come la sua debba aprirsi alle tematiche sociali. La serata termina con il classico firmacopie, ma l'ospite continua lungamente a parlare con i partecipanti all'incontro tra i quali i alcuni membri dell'Associazione Giovanni Panunzio, intanto si lavora alla prossime iniziative targate Ubik - Sacra Famiglia.

di Sandro Simone


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