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MACCHEMUSICA/ Bispensiero… is watching you!

La rubrica a cura di Cavotta e Auciello

 Quinta puntata per la nuova rubrica di Foggia Città Aperta, ‘MACCHEMUSICA’, a cura di Alessandro Cavotta e Simona Auciello per scoprire giovani talenti e conoscere artisti. 

L’ARTISTA. Il progetto Bispensiero (doublethink) nasce nell'estate del 2011 con il nome di Chinasky Technoir da una collaborazione tra Giovanni Casiello (voce/chitarra), Toto Salvati (chitarra/voce) e Donato Fiorella (batteria). Tutti originari di Biccari, un paese della provincia di Foggia che sorge sul Subappenino dauno. Il trio si è fatto conoscere partecipando a molti live e festival tra cui il Monterotaro Rock Festival 2011 e 2012, si sono aggiudicati il primo premio al Roseto Rock Festival nel 2012. Hanno partecipato ad un concorso del Mei, il più grande evento nazionale per la nuova musica italiana "Indipendente Mente", il concorso prevedeva l’esibizione di un pezzo del noto Enrico Ruggeri, e con l’interpretazione del brano “Ti avrò”, sono arrivati sul podio. La band è stata selezionata per il concerto conclusivo del Woody Groove Festival VI Edizione 2016. Tra i vari concorsi a cui hanno partecipato, ricordiamo proprio l’ultimo il mese scorso, il Social Music Contest di Bari al Fix it Live. 

L’INTERVISTA. Bispensiero (in inglese doublethink), è un termine in neolingua coniato da George Orwell per il suo libro 1984 utilizzato dal partito del Grande Fratello per indicare il meccanismo psicologico che consente di credere che tutto possa farsi e disfarsi. Chi sono i Bispensiero e come mai questa scelta orwelliana. 
Bispensiero viene da 1984 il libro di Orwell: chi ha letto il libro ha capito quel concetto abbastanza inquietante che ci affascinava molto. Poi, comunque, lo stesso concetto non è così utopico, purtroppo lo si vede molto spesso nei comportamenti delle persone, non è fantascienza. Il riuscire ad abbracciare, di un argomento, entrambe le tesi a seconda di chi prende le decisioni, non è ancora andato in disuso. Abbiamo voluto, quindi, fare un richiamo alla letteratura distopica in generale, quella che immagina un futuro non tanto roseo. E’ solo scaramanzia, non siamo pessimisti. Abbiamo cominciato a suonare tempo fa, il trio si chiamava Violet, avevamo fatto un EP tempo fa, prodotto insieme al foggiano Gianni Colonna. Poi però per vicissitudini varie, per un periodo ci siamo dovuti allontanare per poi riunirci dopo una decina d’anni riprendendo subito a suonare, con la nascita del progetto dei Bispensiero che poi è rimasto nel tempo. 
In alcuni brani fuoriesce un soggetto che subisce inerme il dolore. In un pezzo in particolare scrivete che non resta nient’altro che la sofferenza. E’ passato il “Mal di testa” (titolo del brano)?
 
Eh, diciamo che abbiamo preso un’aspirina. La canzone fondamentalmente parla di sensi di colpa, nel senso di coscienza. Questa coscienza che riposa dentro di noi e in base alle azioni e alle scelte intraprese, fa scattare il cane da guardia appostato lì, che ringhia e…ti morde. Nel video un uomo seduto su una sedia con la pistola, invita a raggiungere la festa nonostante lui stia soffrendo. E’ circondato da gente che egli stesso ignora e da due donne che non sono il diavolo e l’acqua santa, ma solo diavoli in questo caso La storia finisce che il personaggio muore, si spara. D’altronde è sempre questo l’epilogo di quasi tutti i nostri video. 

E’ STATA UNA BELLA TROVATA QUELLA DI INTITOLARE “IL VIDEOCLIP PIù ALTO DELLA PUGLIA” IL BRANO “‘86”. Quanto campanilismo c’è in questa scelta? 
Tutti i nostri video (non solo questo) sono girati a Biccari (Fg). Dovevamo fare il video di questa canzone che in quel periodo era abbastanza rappresentativa per noi, il nostro amico Martino Gatti si è impegnato per girare questo video mostrando tutta la scenicità del paesaggio. La peculiarità turistica di Biccari (il nostro paese di origine) è il Monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia circa 1152 metri. Su in cima è davvero un bel posticino: c’è il rifugio, c’è il lago, si sta bene! Allora si è pensato di fare un video che omaggiasse per bene il nostro territorio. Siccome il pezzo parla di memoria, ci sembrava opportuno e coerente girarlo in casa nostra. Un paesino dei monti dauni che ha le sue bellezze, ma anche le sue difficoltà. Il nostro orgoglio è anche quello di provenire da un paesino di duemila abitanti e riuscire a fare un tipo musica che non è mainstream ma allo stesso tempo ricevere tanto affetto e sostegno dai nostri compaesani, e non è roba di poco conto. 
Molto particolare la scelta del video sui generis di “Zugzwang”. Spiegateci questo lavoro audio-visual diverso dagli altri e cosa anticipa

Zugzwang è una parola tedesca che significa "obbligato a muovere". Nel gioco degli scacchi, si riferisce alla situazione in cui un giocatore si trova in difficoltà perché qualsiasi mossa faccia, è costretto a subire lo scacco matto oppure una perdita. Il video fatto col Visual Effect curato da un Vj (Video Jockey) nostro compaesano che è Francesco Paolo Rail e questo lavoro gioca d’anticipo per il nostro prossimo disco. 
Per quando è prevista l’uscita? 
L’ EP autoprodotto (per scelta nostra) uscirà il 23 dicembre 2017. Lo stesso giorno a Biccari faremo una serata in cui presenteremo sia l’EP che il nuovo video. L’album si chiama Amor fati, è una locuzione latina che si traduce con l’'amore del fato o del destino. Il video che presenteremo, invece, si chiama “L’età dell’ansia”. L’ EP è composto da sei pezzi, la tematica è quella anticipata dallo Zugzwang: la scelta.

di Redazione 


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