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Pantanella, abusivi occupano lo stabile: bloccati da mesi i lavori di riqualificazione

La denuncia del Consorzio Consport, affidatario della concessione

Non c'è pace per l'impianto sportivo Pantanella. A sette mesi dall'affidamento in concessione della struttura, i lavori di riqualificazione sono bloccati poiché, dopo una serie di danneggiamenti e atti vandalici, l'immobile è occupato abusivamente. (LEGGI: incendio al Pantanella)

LA DENUNCIA. La denuncia arriva dal Consport. Il Consorzio costituito da associazioni locali con esperienza nel settore dello sport, della salute e del benessere, vincitore dell'avviso pubblico con il quale il Comune aveva assegnato la struttura nel maggio scorso, contesta 'l'ennesimo caso di abusivismo che tiene in scacco da mesi un luogo pubblico tra i rari parchi urbani di Foggia, che, dopo anni di abbandono e degrado, stava per giungere finalmente a un punto di svolta positiva”.

ATTI VANDALICI. “Dopo aver ricevuto, il 7 maggio scorso, con delibera del Comune di Foggia, la concessione dell'impianto Pantanella, il Consorzio – come rivela in una nota stampa - era pronto a partire con il piano di riqualificazione che prevede la realizzazione di una "cittadella dello sport" a cielo aperto. Tuttavia – proseguono - la struttura-spogliatoio, appartenente all'area di concessione, già a partire dall'8 maggio, e per tutta l'estate, è stata oggetto di ripetuti atti vandalici e gravi episodi di danneggiamento, tra cui un incendio e diversi tentativi di effrazione da parte di ignoti che hanno provato, a più riprese, ad introdursi (in alcuni casi lasciando feci all'interno del manufatto); atti vandali in cui sono state rotte “le finestre ma anche il muro di protezione sulla porta d'ingresso che era stato edificato dal Consorzio Consport per mettere in sicurezza i locali in attesa di partire con i lavori di riqualificazione”.

L'OCCUPAZIONE ABUSIVA. “Gli episodi” lamentano “si sono verificati tutti in pieno giorno, in totale assenza di un controllo delle istituzioni sull'area. Episodi a cui il consorzio - che aveva anche provveduto ad impiegare un vigilante nelle ore notturne, a partire dalla data dell'atto di concessione - ha dovuto porre rimedio ricostruendo, di volta in volta, le protezioni danneggiate”. Tutto ciò, fino a quando, fanno sapere, “il 16 settembre, è stato "messo il cappello" sullo stabile: una vera e propria occupazione, tuttora in corso, da parte di una famiglia che nel frattempo ha pure eseguito lavori abusivi e ad uso personale, domestico, sul bene pubblico. Avvenimenti - compreso quest'ultimo eclatante, anch'esso avvenuto in pieno giorno – tutti denunciati dal consorzio alle autorità competenti: in attesa di un provvedimento che ristabilisca la legalità sull'area, ma di cui, a tutt'oggi, non si intravede il benché minimo segnale”.

LA MANCATA RIQUALIFICAZIONE. La storia dell'abbandono del Pantanella è di lunga data. Nel 2012 diventò virale il video del 'custode' abusivo dell'immobile che portò a periodiche ordinanze di sgombero prima eseguite ma poi sembre disattese. L'affidamento al Consport, costituito dalllaa Omsairam di Giuseppina Buono, specializzata in yoga e fitness; la Cosmano Sport, titolare della omonima scuola calcio guidata da Gianluca, figlio dell'indimenticamo Mimì e la Zeligh Sport Center di Roberto Lodovico che gestisce l'impianto di campi di calcetto sulla strada per Lucera, aveva fatto pensare a un futuro più roseo. Il progetto del consorzio, infatti, prevede(va) la realizzazione di un campo di basket, due campi di calcetto, la conferma dell'attuale pista di pattinaggio e un campo di calcio. Ad oggi, tuttavia, resta tutto bloccato.

“OSTAGGIO DELL'ILLEGALITA'”. “Il capoluogo dauno potrebbe avere un centro polisportivo all'avanguardia, pensato secondo i piùn elevati standard europei, nel cuore della Macchia Gialla, ma è costretto ancora una volta a fare i conti con l'illegalità” accusano dal Consorzio. “La possibilità a tutti i cittadini di godere nel migliore dei modi di un prezioso parco pubblico attraverso l'attività fisica, il benessere, la socialità e il sano intrattenimento è negata dall'abusivismo. La riqualificazione è attesa dalla comunità da molto, troppo tempo, e, invece, resta nel guado dell'immobilismo a causa di un'altra occupazione abusiva, l'ultima di una lunga serie che di fatto impedisce il progredire dei lavori che avrebbero dovuto rigenerare questo prezioso bene pubblico, dalle grandi potenzialità mai davvero valorizzate, restituendolo alla città in termini di un grande centro polisportivo all'aperto".

TERRA DI NESSUNO. “Ferme restando l'emergenza abitativa e la tutela dei minori eventualmente coivolti in questa occupazione – prosegue ancora la nota - il Consorzio Consport resta allibito, sgomento davanti a tanta illegalità e ad altrettanta inefficienza delle istituzioni in merito al rispetto delle regole, alla tutela dell'ordine pubblico e del bene comune. Inefficienza che si esplica in una pesante e prolungata assenza di presidi di legalità e pattugliamenti di vigilanza sull'area Pantanella, dove di conseguenza, come non bastasse, hanno modo di proliferare da anni episodi di malcostume e di criminalità (dagli scooter che scorrazzano indisturbati ad alta velocità, a pochi passi da bambini e famiglie con passeggini, fino allo spaccio di droga e ad episodi di furto, rapina e aggressione, passando per il vandalismo e la deturpazione del bene pubblico).

LA RABBIA. Infine, il Consorzio Consport “esprime rabbia e incredulità nel constatare l'inerzia, da parte delle autorità preposte, nel garantire il regolare svolgimento della "cosa pubblica" e forte perplessità e dissenso in merito a questa nuova occupazione abusiva che, per di più, apre lo spiraglio ad altre logiche di natura opaca, quando non criminosa. Episodi del genere, affatto nuovi alla città di Foggia – spiegano nella nota - continuano ad alimentare la cultura "delinquenziale" dell'impunità, del sopruso del singolo sulla collettività, creando non pochi problemi di varia natura, dal mantenimento dell'ordine pubblico al degrado socio-ambientale delle aree illegittimamente occupate. Il forte rammarico sta anche nell'estrema difficoltà in cui sono costretti a versare i gruppi di lavoro, le energie e i movimenti vitali della città che vogliano restituire salute e bellezza a Pantanella, provando a contribuire all'innalzamento della qualità della vita di Foggia, come accade nelle più avanzate città d'Italia e d'Europa, dove i cittadini hanno la possibilità di praticare sport (attività, manifestazioni, gare, tornei e iniziative di tennis; calcio; basket; pattinaggio; bocce; minigolf; fitness; yoga; podismo) in totale sicurezza e nel solco della valorizzazione dei più importanti polmoni verdi urbani, così come prevede il progetto di Consport. I cittadini del capoluogo dauno, che da anni aspettano questa opportunità, continuano, invece, a dover fare i conti con la prepotenza di pochi, la stessa che tiene in ostaggio Pantanella martoriando continuamente l'area, privandola di una piena e sana frenquentazione da parte di tutta la comunità”.

LA RIQUALIFICAZIONE. “Il piano di riqualificazione” conclude amaramente la nota di Consport, “in totale legittimità di diritto amministrativo, andrebbe realizzato senza ostacoli di sorta, e, per di più, oltre a "ripulire" l'area, arginando i deprecabili fenomeni di cui sopra, contribuirebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro, rafforzando il tessuto socio-economico del territorio, così come hanno già dimostrato recenti esperienze in città di virtuosa sinergia tra il pubblico e il privato. Esperienze in cui soggetti della rete del privato sociale locale sono riusciti a riqualificare egregiamente importanti parchi pubblici cittadini, resuscitandoli da stati di cancrena pluridecennale e restituendoli alla Foggia per bene. Ma fin quando le istituzioni continueranno a girare lo sguardo dall'altra parte, almeno a Pantanella, tutto questo non sarà possibile. L'incubo del degrado continuerà a regnare”.

di Michele Gramazio


 COMMENTI
  • tonio

    05/12/2019 ore 12:38:27

    In pieno giorno, con tranquillità, hanno anche pitturato di giallo la facciata. Nessuno sa nulla.
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