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Calcio Foggia 1920, ci mancavano solo i messaggi vocali di WhatsApp...

La solita infinita estate di passione per i tifosi del Foggia stavolta avrà un protagonista in più: i messaggi vocali su WhatsApp. Perché a trasformare il dramma (sportivo) in farsa, a Foggia siamo maestri. E così quella che dovrebbe essere una normale contrattazione per la cessione di una società, diventa l’ennesimo discutibile teatrino. L’ultimo atto della solita telenovela stagionale si è registrato nella serata di ieri, sabato 11 luglio, quando nelle chat dei tifosi rossoneri ha cominciato a girare un audio di 2’28’’ con questo incipit: “Buonasera a tutti i tifosi del Foggia, sono Raffaello Follieri”. Una replica, attraverso WhatsApp, al lungo comunicato con cui la Pintus prendeva le distanze dalla trattativa con Follieri, ritenuta “censurabile sotto innumerevoli profili, poiché non consona a canoni di correttezza giuridica e rispetto dei ruoli istituzionali delineati all’interno della società”.
I panni sporchi non si lavano più (da tempo) in famiglia nel Calcio Foggia 1920. Tra Felleca, Pintus e Pelusi il rapporto è evidentemente deteriorato da mesi e, soprattutto i primi due, non perdono occasione per rinfacciare e rivendicare pubblicamente questioni legate alla società rossonera. In questo caos si è tuffato Raffaello Follieri, che da abile stratega sta giocando le sue carte (il solito bluff?) ed è già riuscito a trasformare l’iniziale perplessità in credibilità agli occhi di una parte della tifoseria del Foggia. È riuscito ad accreditarsi nonostante il suo passato e la mossa del messaggio vocale su WhatsApp in cui stuzzica i tifosi sui “compagni di merende” della Pintus non è altro che parte di una precisa strategia nella trattativa. Del resto, Follieri aveva bisogno di rifarsi dopo il benvenuto tutt’altro che cordiale del sindaco di Foggia, Franco Landella, nell’incontro a Palazzo di Città. E quei 2 minuti e 28 secondi diventano fondamentali, da parte sua, per screditare la rappresentante della Map Consulting e consolidare il proprio impegno per l’acquisizione della società rossonera.
Ne avevamo viste tante, ora ci tocca anche sentirle. E meno male che, soprattutto per la concomitanza con il centenario, era stato chiesto il “rispetto” per i nostri colori.

di Redazione 


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