Accadia Blues, dalle distorsioni di Popa alla simpatia di Greg: buona la prima
Il doppio concerto di ieri sera ha inaugurato la rassegna
Da “Hey Joe” ad “Hallelujah”, da Jimi Hendrix a Leonard Cohen, passando per tanto, tanto, tanto blues. È la sintesi del primo, importante concerto della rassegna cominciata ieri ad Accadia, inaugurata dalla voce e dalla chitarra di Popa Chubby e, a seguire, dalla simpatia di Greg and The Frigidaires.
TUTTO IL COLORE DI POPA E DELLA SUA BAND. Una buona cornice di pubblico che si spera possa salire sensibilmente nel week-end che, di fatto, comincia proprio stasera, venerdì 28 luglio, con l’accoppiata Scott Henderson – Levi Parham, rispettivamente uno dei migliori interpreti internazionali della chitarra blues-jazz e una delle nuove leve di questo genere musicale così antico e amato. Aspettative alte, dunque, soprattutto dopo la prima uscita di ieri: l’impatto scenico, la potenza vocale e il vibrante chitarrismo di Popa Chubby hanno indirizzato questa edizione dell’Accadia Blues Festival – forse la migliore di sempre – sui canali giusti, “raccontando” un modo di fare blues trascinante, con frequenti ammiccamenti al rock, tra distorsioni e wah-wah che hanno acceso l’entusiasmo degli appassionati. Un trio ricco di colore, con i due musicisti al seguito dell’artista di New York, il bassista Andy Paladino e il batterista Sam Bryant, sempre pronti ad esaltare le doti strumentali e vocali del loro front-man.
LA SIMPATIA DI GREG E L’ATMOSFERA DI RIONE FOSSI. A seguire poi, sul palco interno a Rione Fossi, tra i vicoli suggestivi del borgo medievale, ci ha pensato la simpatia di Greg – del celebre duo comico Lillo & Greg –a tenere alta la festa, con un excursus gradevolissimo tra brani noti e meno noti della storia del Rock and Roll, ben suonati dai suoi Frigidaires, con chitarre, cori, sassofono e qualche sketch a intervallare la performance. Intorno poi, in un clima decisamente fresco e ventilato, tutta l’atmosfera di Rione Fossi, la grande scommessa dei Monti Dauni meridionali secondo il sindaco Pasquale Murgante (LEGGI): vini di produzione locale, caciocavallo “impiccato” e carni alla brace, a prezzi più che onesti, proprio come dovrebbero essere tutte le sagre di paese.
SCOTT HENDERSON, GRANDE CHITARRISMO. Stasera poi, dalle ore 21.30, sul palco principale c’è Scott Henderson e l’asticella, musicalmente parlando, si alza leggermente, soprattutto per la grande versatilità di questo chitarrista, più volte premiato negli anni ’90 per la sua straordinaria padronanza dello strumento. Con Scott Henderson, infatti, le sonorità si spostano dalle origini blues tradizionali di Albert King al jazz-fusion di Chick Corea e Jean-Luc Ponty, straordinari musicisti, questi ultimi, con i quali ha suonato e inciso in più di un’occasione. Virtuoso, sperimentatore, compositore, il chitarrista di West Palm Beach, Florida, è uno dei più gettonati e richiesti sulla scena internazionale: il suo tour estivo italiano ha toccato diverse tappe, intervallato da concerti a Londra e ad Edimburgo, prima del rientro negli Stati Uniti, dove è amatissimo. A seguire, sul palco interno di Rione Fossi, dalle ore 23.30 circa, tocca ad un giovane ma già interessantissimo artista, il californiano Levi Parham, cantautore e chitarrista blues molto apprezzato sulla West Coast americana soprattutto dopo il suo ultimo album del 2016, “These American Blues”.
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