Processo Landella, non passa la linea della difesa: ammesse tutte le intercettazioni
L'ordinanza di Dello Iacovo rigetta le eccezioni, via ai testimoni nella prossima udienza
Si è tenuta oggi -27 settembre – una nuova udienza del processo che vede sul banco degli imputati per concussione e corruzione, tra gli altri, l’ex sindaco Franco Landella. Il giudice Armando Dello Iacovo ha sciolto la riserva e ha definitivamente sancito l’utilizzabilità delle intercettazioni captate con il trojan in particolare installato sullo smartphone di Leonardo Iaccarino. Per il resto non sono state ammesse le testimonianze dello stesso Leonardo Iaccarino e di Paolo Agostinacchio in quanto ritenute superflue. La prossima udienza è stata fissata tra quasi tre mesi, al 20 dicembre alle 11,30. In quella sede si comincerà a dibattere nel merito; saranno ascoltati i testimoni a partire da Luca Azzariti, rappresentante della CNS, presunta vittima di concussione da parte di Landella.
L'UDIENZA. È stata un’udienza relativamente breve quella tenutasi in mattinata presso la Corte d’Assise del Tribunale di Foggia ma sicuramente decisiva per il prosieguo del processo. L’ordinanza del giudice Dello Iacovo spazza via tutte le eccezioni dei legali difensori sulla presunta inutilizzabilità delle intercettazioni ‘a strascico’, acquisite cioè da altro procedimento giudiziario. Per i magistrati sono del tutto ammissibili e naturalmente lo saranno le prove acquisite. Le bobine saranno acquisite al fascicolo processuale e trascritte con affidamento al perito Aldo Gallo.
LE TESTIMONIANZE. I magistrati hanno anche ammesso gli oltre cento testimoni chiamati a essere ascoltati dalle parti ad eccezione di Leonardo Iaccarino, per il quale è ritenuto sufficiente quanto acquisito in incidente probatorio e Paolo Agostinacchio chiamato in causa proprio da Iaccarino per un presunto incontro tenutosi nel suo studio. Per i giudici Agostinacchio non può essere considerata persona informata dei fatti. “Qualora queste cose fossero vere, corri a denunciare” disse Agostinacchio secondo il racconto che ne fa Iaccarino; se ne deduce, dunque, che nulla egli possa aggiungere alla ricostruzione di quanto avvenuto.
IL RINVIO A DICEMBRE. Si torna in aula tra quasi tre mesi, il prossimo 20 dicembre, per entrare nel vivo del processo. A ridosso di Natale sarà ascoltato Luca Azzariti. Il rappresentante della CNS è la presunta vittima di concussione da parte di Franco Landella. In piena pandemia, a marzo del 2020 l’ex sindaco lo avvicinò su via Miranda per parlare del project financing della pubblica illuminazione. Secondo l’accusa Landella prospettò ad Azzariti di “poter mandare tutto all’aria” e successivamente richiese all’imprenditore di consegnargli una somma di danaro quantificata prima in 500mila euro e poi in 300mila.
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